Di nuovo sulla cima di Piazzi CON la bici

Per cominciare ecco un video dell'uscita di sabato, poi se vorrete leggere...oggi sono un po' pèpèrèpèpè!!!!



Oramai Carletto l'ha dichiarato e si è "fregato" con le sue mani!!!
Perchè ho messo la parola "fregato" tra virgolette?
Perchè mi sono felicemente "fregato" anche io tempo fa e penso che ne sia l'essenza. E son molto contento per lui!
Cosa ha dichiarato ve lo scrivo tra poco. Prima permettetemi un piccolo sfogo da vecchia scuola detta "old school" oltre oceano...



Penso molte cose sugli sport che pratico, belle e brutte.
Primo, sono consapevole dei rischi enormi e allora sono un po' pignolo sulla sicurezza, almeno sui mezzi che utilizzo e su come li utilizzo. So che mi posso ammazzare da un momento all'altro e accetto anche che i miei soci o soce si possano uccidere a loro volta e avrei bruttissime storie da portarmi nel cuore, da raccontare ai famigliari e alle forze dell'ordine. Lo accetto anche se non mi sento assolutamente pronto a reggerlo.
Per il resto penso che la maggior parte dei praticanti questi sport siano dei segaioli, e spesso, me compreso!
La bici deve aver certe ruote, un certo peso, una certa escursione degli ammortizzatori, ci vuole la macchina, seggiovia o la funivia, il rifugio, l'albergo, l'abbigliamento fichetto, ecc, ecc...così per gli sci, così per l'arrampicata, il trekking, ecc, ecc...



La sicurezza ok è estremamente importante quindi credo che vada coltivata nel limite del possibile e credo che:

la bici debba essere in perfetto stato di efficienza per quanto riguarda freni e movimenti vari e non deve spaccare la schiena e il collo;
gli sci devono tenere e non essere di carta velina e molli come fichi e gli attacchi devono essere perfetti;
il materiale d'arrampicata non deve essere vecchio e mal tenuto;
bisogna sapere bene, almeno fino a un certo punto, cosa stiamo facendo e dove stiamo andando e attrezzarci a proposito;
bisogna curare la preparazione fisica, teorica e pratica possibilmente in modo maniacale;
bisogna far gavetta;
bisogna aggiornarsi;
Le scarpe devono esser buone;
un casco in testa e qualche altra protezione di solito non fa male a chi li porta;
serve molta autocritica...
e poche altre cose che, semmai mi verranno in mente, scriverò!



Le altre credo siano quasi tutte seghe mentali e ci abbocchiamo tutti.
Mi stanno togliendo anche i rapporti dalla bicicletta.
Ora c'è anche la 1x12 e questo perchè nessuno va più in grignetta in bici partendo da Milano.
Ok, si può fare anche con la 1x12, ma io con la mia 3x10 trovo sempre il rapporto giusto per far chilometri e non disdegno la mia bici perchè ha una "pesantissima" tripla moltiplica anteriore che è anche "bassa" da terra...



Detto questo, la mtb, la bicicletta, per me è sempre stata avventura, a partire da quando la porto fuori da casa.
Mi aspetta sempre chissà che... Un giorno giro sulla striscetta di cemento larga dieci centimetri e alta cinquanta che ho a cento metri da casa, un giorno sbadilo due gobbe in un campo abbandonato e un giorno vado a trovare un'amica a 160km da casa e ok, un giorno la metto in macchina e vado in montagna che purtroppo non ce l'ho dietro l'angolo...
Ruote del 27.5, 29, 26...ora anche 36, fat,ecc, ecc, ma chi se ne frega, dico io!!!



Quando qualcuno/a mi chiede che bici comprare e subito tira fuori il diametro delle ruote mi vien da dirgli:ma chi se ne frega? Non farti prendere per il sedere! Piglia quella che vuoi. Quando poi impari a guidare, se hai altri soldi ne prendi un'altra!
Da qualche anno basta spendere un po' di soldini e, robe assurde sotto il sedere non te ne trovi. Da quel che ho provato fin'ora, oltre i 600€ sembra tutto abbastanza ben fatto...
Mi piace anche vedere chi va a Ticino e sulle coste delle campagne con 100€ di bici da supermercato anche se a me quelle bici stanno un po' strette e ora come ora non mi fan venir troppa voglia di andare! In passato però era diverso! Andavo anch'io con quel che c'era!
In montagna serve roba più sicura ma qui va bene qualsiasi bici che funzioni se non si esagera...
Noi facciamo giri, spesso diversi. Un giorno va meglio un mezzo, un giorno va meglio l'altro...
Poi adesso sono impazziti! Premesso che adoro le gomme grandi, ieri ho visto uno in centro a Milano che aveva le gomme più larghe del suo di dietro...ieri questo giocava con la gente in Duomo come fossero birilli come spesso accade però la sua bici andava eccome!!!
Si può fare quasi tutto con quasi ogni bici salvo salire una salita al limite con una bici da downhill o fare velocità estreme e salti da downhill con una bici da salita (anche se questo non lo escluderei!!!)

Mi viene alla mente una riunione della scuola cai a cui appartengo e in cui un mio carissimo amico nonchè un fratello diceva che fare l'istruttore di alpinismo senza essere andati a scalare vie è come dire di essere maestri del sesso facendosi solo una marea di s...e (quelle vere!) Perdonate l'ennesima volgarità...forse la terza su questo sito...



E allora facciamoci meno seghe e più km! Impariamo a guidare le bici, a sciare, più che a misurare angoli e cavolate varie che, sì, facilitano, alleggeriscono e velocizzano ma non aumentano il piacere dell'avventura.
E se potremo scendere un pendio a soli quarantacinque gradi invece di uno a cinquanta, qual'è il problema? Gente con bici assurde non scende nemmeno quelli a trenta. Impariamo, alleniamoci, facciamo esperienza fuori dal cancello di casa, facciamola fare ai figli, nipoti e agli amici e poi, se si potrà, compreremo e compreranno quel che piace di più.
Io sono orgoglioso della mia bici da xc, (da 26" se vi interessa!!!) trasformata con piccole modifiche in una modesta all mountain quasi endurina che non spiana tutto di certo ma, quand'è così, rallento, mi carico in spalla quei tredici chili e mezzo e vado dove voglio andare!
Questa per me è la mountain bike. E' avventura. E' uscire di casa o mettere la bici in strada e andare piano o forte, saltare o cercar di stare attaccato a terra, in su o in giù, provare e magari sbagliare, dover tornare sui propri "passi" e godere dell'estasi della scoperta qualsiasi cosa di buono si scopra.



"Ste, questa è la mountain bike che mi piace" mi dice Carletto mentre, con la sua bici sulle spalle raggiunge la cima innevata della Cima di Piazzi sopra i piani di Artavaggio in provincia di Lecco dopo ore di salita e poco prima di un'adrenalinica discesa!
Che orgoglio! Son contento per te!
Di Rebu già l'ho capito e adoro quando mi scrive che non ci sta piu dentro e il messaggio dice:"Andiamo in montagna?" oppure quando gli telefono d'estate e gli dò appuntmento a metà strada, quando è già cinque ore che pedala e prova nuovi sentieri chissà dove dietro casa sua su per di là...
W l'avventura!
Quella tanta, tantissima avventura che ci rimane dietro casa o chissà dove!!!
Beh!
Poi sabato ci si è fatti un gran bel giretto, visto?!!!
Al prossimo!



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