Ste:"Cosa ne dici del Sigaro Dones?"
Laura:"Stavo per chiedertelo io!".


Sigaro Dones - Grigna Meridionale (LC) - via Normale
Venerdì 17 luglio 2015

Il Sigaro venne salito per la prima volta l'8 agosto 1915 da Eugenio Fasana, Erminio Dones e Angelo Vassalli. Abbiamo ripetuto la via (seppur leggermente variata) a quasi cent'anni esatti dalla prima volta, solo qualche giorno prima!
...me ne accorgo ora, sfogliando la guida delle Grigne.
Se avessi potuto scegliere in che anno salirlo avrei scelto tra due possibilità: Il prima possibile, oppure quest'anno.
Son così felice che le due occasioni siano perfettamente coincise...
Anche la compagna di cordata con cui salire non l'ho scelta.
Ci siam trovati in Paradiso qualche tempo fa e mi ha scelto lei!
Io l'ho semplicemente trovata perfetta per Ste, quindi poi le ho chiesto di salire sul Sigaro legata con me.
Beh? Che dire?
Intenditrice!!!!
Ah ah ah!!!! Scemo!!! ...cioè: grazie!

La relazione di Laura su Hikr



- Momenti:

"Giro giro tondo..." risuona una vocina dolce tra le pareti ormai deserte del Sigaro Dones e del Torrione Magnaghi Meridionale.
Io dall'alto ascolto e, affacciato al vuoto, mi godo e registro nel cuore più che posso lo spettacolo di quel che non c'è qua sotto e di lei che gira lentamente su se stessa, canta e si fa sempre più piccola appesa nel nulla in mezzo alle pareti che da grige diventano quasi azzurrine mentre si immergono nel crepuscolo della sera...

- - - - - -

Laura:"Stefanoooo, liberaaaaaa!!!".
Ste;"Uoooooooooooo!!!".
Parto!
Lento, ho frenato un po' troppo il sistema e il peso delle mezze corde sospese per più di cinquanta metri mi rallenta...però mi dà tutto il tempo di godere di quel che sto facendo! Mamma mia come sembri piccola Lauraaa! Ma guarda dove seiiii!!!
Scendo lentamente e godo del luogo, del vuoto fisico, della scalata appena conclusa, della cenetta sulla cima e penso a milioni di ricordi.

- - - - - -

Laura:"Alla cordata!".
Ste:"Salute!".
Da molti anni non brindavo alla cordata!
E' stupendo sentirsene parte!
...sì perchè oggi si brinda ripetutamente e senza deroghe!!!


In avvicinamento! ...si intravede la croce di vetta...

- - - - - -

Non mi capacito ancora del tutto ma lo abbiamo fatto!
Abbiamo raggiunto la cima del Sigaro Dones in Grignetta, ci siamo sostenuti a vicenda, abbiam fatto qualche errorino ma non troppi e abbiamo conquistato la cima di una guglia che sognavamo entrambi.


Il secondo tiro

Personalmente la sognavo da più di trent'anni, da quando la vidi la prima volta.
Era un obiettivo ormai insperato anche solo un paio di anni fa, nemmeno da secondo di cordata, poi è divenuto un obiettivo da secondo di cordata (mai raggiunto).
E poi invece, scalando anche da primo, un obiettivo per settembre e ieri abbiam bruciato la tappa condividendo in toto la salita da vera cordata che ormai siamo, sostenendoci, consigliandoci, incoraggiandoci e raccomandandoci a vicenda e conoscendo ancora un poco più di noi stessi e dell'altra/o...
Dividendo le soste, i materiali, la salita, la discesa, le gioie e, fortunatamente, nessun dolore!
Le braccia un po' ghisate in qualche passaggio ma nemmeno più di tanto. Più che altro belle sensazioni di scalata anche nei punti totalmente esposti e poi abbiam cenato in cima, comodi, sotto la croce rossa di vetta che, quando ero piccino forse non era rossa...
Cenare in cima al Sigaro Dones è stato stupendo, per quanto sia stata una cenetta veloce ma tranquilla col paradiso intorno, sapendo che non era ancora finita e avremmo goduto ancora di una parte importante, la discesa strepitosa, diretta e nel vuoto, di più di 50m, fino al Canalone Porta...

Altri momenti...

Vedo la croce di vetta, è un attimo estremamente intenso!
Ho paura che io stia solamente sognando...
Sono silenzioso ormai da qualche minuto. Sono affamato e concentrato. Braccia e gambe reggono ancora. Anche la testa. Respiro forte. Sono partito, nonostante la fame, sentendomi di averne ancora per un tiro da palestra totalmente in strapiombo.
Poco prima di sbagliare quasi l'uscita alla fine della via, voglio che la mia compagna partecipi alla mia gioia e sappia che "tra poco" sarà in cima anche lei!
"Lauraaaa! Vedo la croce di vettaaaaaa!!!"
Non ricordo la risposta precisa ma era molto bella!!!

- - - - - -

Terzo tiro.
Parto in traverso delicato a sinistra.
Non è esposto all'inizio ma fa già presagire quanto lo sarà poco dopo.
Vedo le stelle alpine più belle che abbia mai visto. Dico a Laura che c'è una sorpresa ma non ho ancora rinviato al resinato a sinistra sopra la mia testa. Rinvio e glie ne parlo...non riesco a tenere nulla per me nemmeno lì...
Lo strapiombino ammanigliato alla mia sinistra mi impegna soprattutto di testa.
E' certamente duro per un paio di metri o tre e poi? E' il poi che è duro per la testa!
Sì, là sopra a destra si appoggia. Son capace di farlo. Vado!

Laura mentre affronta il passaggio:"Ste tu ti fai di droghe pesanti!!!".

- - - - - -



Ste:"Spero di non ritrovare il "Vecchio Ste" a metà via! Nel caso te lo presento".
Lo ritrovo un poco prima di metà via...

Vecchio Ste.:"Ciao!"
Ste"Ciao!"
Vecchio Ste:"La diamo un'occhiata alla relazione? Però stai bene sui piedi, eh? Respira! Metti un cordino in quello spuntone e rinviaci!
Ste:"Sì, ok, cordino messo, rinviato, fatto. Piedi bene, relazione in mano: su di qua, poi di là...Grazie "Vecchio Ste"!! Ora salgo".



- - - - - -

Laura:"Steeee, respiraaa!".
Ste:"Grazie Laura!".

- - - - - -

Esco dal camino del secondo tiro e sono sul Sigaro!
Mi giro verso la mia socia sorridendo!
Arriva un bacio a distanza...come sul Gran Paradiso!
Energiaaa!

- - - - - -

Mentre sto scalando io da primo...
Laura:"Un chiodino anche lì pero, eh?"...

- - - - - -

Prima:
Ste:"Senti, Ieri ho parlato col Toso!".
Laura:"E?"
Ste:"E mi dice che secondo lui son pronto per il Sigaro..."

Dopo, tornando in macchina e giusto perchè non mi ripeto mai(!!!):
Ste:"E' dopo che ho parlato col Toso che ho deciso di dirti del Sigaro".
Laura:"Stavo per chiedertelo io di andarci ma mi hai anticipato!"
Ste:"Wow!".

...ma sono tanti, troppi i momenti.
Non ho potuto fare foto questa volta perché non trovavo la mia macchinetta fotografica. Me ne ha fatte lei e sono stupende ma, anche senza foto, questo viaggio sul Sigaro che dura da più di trent'anni me lo sarei comunque portato nel cuore per il resto dei miei giorni e, finchè sarò capace di intendere, lo farò.



La cosa stupenda è questa cordata che non sarà la più veloce del west e le cose ce le dobbiam sempre sudare ma di roba bella ne sta uscendo ed è già molto di più di quel che ormai chiedevo all'arrampicata.
"Ora non hai limiti" dice lei. "I limiti sono nella testa".
I limiti li ho eccome, ma si è sempre a cercare dove sono e, senza esagerare e andare per forza a cercarsele, magari cercare di superarli...

Tecnicamente come ho trovato il Sigaro?

Ci sono già decine di relazioni più o meno chiare o deliranti sul web e non vorrei metterne un'altra!
E' molto bello!
Mi ha messo in testa non una canzone ma una compilation, partendo con i Queen con questa musica che assomiglia molto alla salita al sigaro in quanto a varietà di passaggi, passando per Riccardo Cocciante (non ricordo però la musica), "Balliamo sul mondo" di Luciano Ligabue, poi una che ho scritto io per lei ma soprattutto per me come sempre, finendo ancora in Italiano con molte altre musiche che ora non ricordo...



La roccia è quasi sempre ottima. Solo raramente c'è qualcosa di mobile ma val sempre la pena di fare attenzione.
E' dritto, anche se i piccoli strapiombini e le parti appoggiate spezzano l'andamento verticale della parete.
Lo stile di arrampicata richiesto è quel che mi piace. Le parti appoggiate di movimento, tutte sui piedi e gli strapiombini di IV+ V offrono proprio dei gran bei passi stilosi di arrampicata quasi sempre su ottime mani e piedi.
La via è un po' da cercare ma piuttosto facile da interpretare e, arrivati in cima, personalmente parlando ho trovato il Sigaro completamente diverso da tutte le altre guglie della Grignetta su cui son stato, seppur poche! Sarà la storia personale o della guglia, sarà il sentirsi su un balcone del Magnaghi, non so. E' particolare!
La doppia finale?



E' di strabiliante bellezza e ne vale totalmente la pena per le sensazioni che regala e soprattutto il luogo in cui si svolge.
La smetto, tanto non riesco neanche minimamente a raccontare l'euforia, l'eccitazione e la soddisfazione per questa scalata!
Grazie Laura per il totale sostegno e la dedizione durante la scalata e grazie per la cenetta e per le fotografie meravigliose!



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