Via "Quarzo" - Sperone di Ponte Brolla (CH) - novembre 2015

SMS (Toso):"Ste! Vieni ad arrampicare con noi sabato?
Facciamo lo Sperone di Ponte Brolla!"



Penso immediatamente che ci siano due cose strane:"1:Io che dico di sì senza pensarci minimamente e 2:Il Toso a Ponte Brolla in una giornata di sole splendido che non sia di corso!".
La seconda cosa sarà oggetto di discussione all'andata e c'è poco da discutere: Lo ha convinto Lauretta, ovvio!!! Io ormai non glie lo chiedevo da un paio d'anni!!! Della prima ne avevamo già discusso, ovvero che è strano ma è forte!

La sera prima ce la sentiamo buona e quando dico che non so come andrà ma che sono ottimista, il Toso mi risponderà:"Se non andrà bene andrà benissimo! ...come mi disse il mio amico Ste!"
...e io mi arrovello il cervello per ricordarmi quando glie lo dissi e ...mi viene in mente ora che scrivo... fu poco prima dei suoi esami da istruttore regionale di Alpinismo del CAI!

Ormai sembriamo due vecchi amici e di storie da raccontare ne abbiamo qualcuna per iscritto e altre nel cuore e ci piace ammazzarci di complimenti...nella sua bella relazione che trovate qui poi non dice nemmeno che son stato io che, completamente ghisato, ho staffato la partenza dell'ultimo tiro!!! Son passati nove anni da quando andai a Ponte Brolla con Alessandra a scalare e a vedere lo sperone quasi con l'intenzione di attaccarlo...freschi di corso eravamo decisamente impreparati ma ne uscì una meravigliosa giornata sul Castelliere...
Ora però si va, finalmente!

Alcune foto di Gianlu...



Partiamo nè presto nè tardi.
Vorremmo un po' di sole.
In realtà le temperature sono fuori media e arrampicheremo vestiti piuttosto leggeri per tutta la corta giornata novembrina.
L'avvicinamento è lo stesso di Nika (via nettamente più facile ma che ci piaque molto). Lo percorremmo col Fibra parecchi anni fa e ce lo mangiamo in qualche manciata di minuti ...mica di farci superare da qualcuno e trovare la fila davanti!
Siamo io e Gianlu (che si astiene "a fatica" dalla giornata di studio) e Toso e Lauretta.
Partiamo davanti noi.
Abbiamo una cordata un tiro avanti a noi e non ci sembra molto veloce. Ci farà da tappo?
Come non detto!
Quando partiamo, lode al Gianlu che vince con un pari a "bim bum bam" e apre il primo tiro in placca che ti lava il cervello, ci accorgiamo che la nostra velocità per ora è simile.

Non ci sono molte foto di Gianlu perchè lo sportellino delle batterie della macchina fotogr mi si è aperto una volta di troppo... Ci siamo divisi i tiri equamente, in alternata, anzi, in realtà il tiro più duro della via lo ha fatto lui da primo... Le foto sono tutte sue e del Toso, per questo le metto piccole e a bassa definizione. Facilmente troverete le più belle foto del toso su tosomas-blogspot

Scaliamo accorti.
Anche se da sotto la via sembra una ferrata, quando si fanno i passi lontani dai rinvii, la testa manda segnali d'allarme!
Quando parto io, mi chiedo come facessi a scalare in placca con piacere anni fa, ma lo capisco nel giro di un paio di rinviate mentre attacco da primo di cordata il secondo tiro della via.
Appena lasciata la sosta cambia tutto ovviamente. Non salgo quasi a caso come da secondo. Carico i piedi come si deve, gestisco l'equilibrio e mi sento un po' un gattone che si muove sui tetti.
Adoro questo modo di muoversi, di scalare, la sensazione di controllo sui piedi, il bacino che va di qua e poi di là come in una danza.
Non mi spaventa nemmeno più di tanto l'idea di scivolare cinque o sei metri a parte le sgarbellate!!! Certo però, ogni tanto sui passi un po' delicati mi parte una scarica di adrenalina che diventa quasi una droga.
Grido un "WOOOOO" rauco e quasi intenso come quello di un cantante metal!
Ricordo le vecchie sensazioni di placca, mi piace così tantooooo!!!

Sono balle che la prima parte della via sia noiosa.

Se vi piace la placca su difficoltà medie e non odiate la vista degli spit (cose che spesso vanno d'accordo) sparatevi lo sperone di Ponte Brolla dalla via Quarzo e godetevi tutti quei sei magnifici tiri.
Quasi sempre sopra il 5a, con qualcosina che potrebbe anche essere 5c, 6a se non si azzera, salvo brevi tratti in cui si respira un po'.
Ricordo la partenza di L6...
Esco subito dalla sosta con un incrocio di piede sinistro, le mani non possono tenere quasi nulla. Spacco col destro su quella lunga tacca inclinata spessa come due fogli di cartoncino, penso:"O tiene, o tiene!" Mi ristabilisco sul piede destro, faccio un passo e rinvio. I prossimi passi sono delicati il rinvio chiede:"attaccatiii, prendimiiii" Io rispondo di no! Vado da solo e ci vediamo dopo!!!.
Ogni tiro da secondo pensi:"Chissà se riuscirei da primo?".
E poi quando sei da primo la placca ti attanaglia il cervello come quando ti innamori di una persona speciale, pensi così tanto a lei e cominci a muoverti e a sognare!!!
Bello bello bellissimo!



In cinque tiri raggiungiamo la coda della cordata precedente. Simpatici e forti, ma ci faranno da tappo. Facciamo i cavallieri! Poco male, per ora!
Quando la via si rizza verticale tra una lama marcia e una buona, è davanti Gianlu.
Dopo una pausetta di alimentazione e cambio scarpe, parte appena dietro agli altri chiudendo il tiro con una gran classe. Io non riuscirò a farlo così bene, forse perchè da secondo, non so, forse soprattutto perchè mi dà l'idea di marciume appeso...
Il tiro successivo, bello dritto anche lui mi piace un sacchissimo con l'inizio delicato fino ad arrivare alle lame a sinistra con quelle brevi dulfer e i movimenti di sostituzione che si ripetono...
Quasi in sosta sento chiamare dall'alto:"Ste!".
Non so cosa pensare... Chi è che conosco qua, come fanno a sapere il mio nome?
..."E' che ce l'hai scritto dappertutto, sul casco, sui rinvii..." mi diranno!
Forti! Mi fanno una foto!

Alcune foto del Toso...



Aspetto un po' su un terrazzino che liberino almeno in parte la sosta e poi raggiungo la coda della cordata.
Siamo nettamente in coda e stiamo perdendo tempo.
Recupero Gianlu che si spara il tiro più duro fisicamente. Una cordata dietro di noi è veloce e mi supera mentre potrei partire... E' veloce perchè Gianlu ha messo la sicura per me sulle mie mezze e loro, una volta chiesto il permesso, le usano come una corda fissa...vabbè. Siam troppo cavallieri e ce la caveremo uscendo un'ora dopo il dovuto dalla via. Io addirittura mi siedo su un terrazzino a gambe incrociate ad aspettare di poter continuare a scalare raffreddandomi irrimediabilmente fuori e dentro e perdendo di concentrazione...
Poi riparto e arrivo da Gianlu azzerando su un paio di rinvii e ghisato come non mai!
C'è da ripartire con un passo duro.
Rimembro la Skildkrotengrat di quest'estate al Furka e staffo sulla sosta. Parto su come un caccia ma a fatica. Passo dopo passo la ghisa se ne torna dov'era e salgo sempre meglio.
In sosta chiedo quanta corda ho e concateno anche l'altro e ultimo facile tiro, finisco il materiale, salto un rinvio, nell'ultimo spit metto un ghiera e sono in sosta mentre splende ancora un bel sole caldo!
Arriva Gianlu veloce anche lui col sole, l'ultimo e poi Toso e Lauretta a ruota.
Dopo qualche foto di vetta ci prepariamo veloci per la discesa...
Siamo alle ultime luci magnifiche della giornata. Il tramonto si infuoca mentre percorriamo il mezza-costa facile ma esposto sopra gli speroni.
Giriamo a destra per il sentiero-canale-torrente...
Già, perchè un sentiero così schifoso non lo vedevo da tempo. E' schifido ma anche divertente. Indubbiamente è pericoloso in alcuni tratti bagnati.
Sperimento le mie nuove Asics da trail running dovendomi rimangiare che le scarpe da trail scivolano sulla roccia. Già in Grignetta erano andate bene, oggi confermano la loro buona tenuta...speriamo che duri.
Mi dicono che tirando dritto il mezza-costa in cima si arriva ad una discesa facile di un paio d'ore di cammino.
Forse la prossima volta passerò di là.
Dipende con chi sarò.
Credo che ripeterò la via, per diversi motivi tra cui il piacere della scalata che mi da quella roccia magnifica.
Grazie a quei bravi ragazzi per la bellissima giornata.
...una giornata meravigliosa!
E ora mangiamoci questi cinque hamburgher e brindiamo all'ennesimo sogno realizzato e a tutti gli altri sogni che spingono dentro come un treno in corsa!

C'è una terza cosa strana nella faccenda: Al Toso, lo sperone è piaciuto molto!!!

E poi...
"Lo faresti con gli allievi Ste?"
"Noooo!!"
...o meglio, dopo cinque minuti che ci rimugino sulla ripida traccia di sentiero ritratto: "Ok, ma dipende da che allievi!!!"

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