Via "Caldo Inverno" alla Parete San Paolo - Arco (TN)
e un'altra improvvisata alle Riveee!!!

25 marzo 2017

Week-end PIROTECNICO tra Arco e le Rive Rosse


La Fe in uscita da Caldo Inverno quasi sulla rossissima cengia

Ormai il poco tempo mi costringe a concentrare i week-end in una singola relazione, ma continua a piacermi troppo scrivere per ricordare, per rivivere, per analizzare me stesso, gli altri e per far vedere quel che credo sia bello.
Questo è l'ennesimo w-end in ottima compagnia, diviso tra arrampicata e mountain bike.
Per il sabato stupisco tutti i climbers che mi conoscono da un po' di anni, accettando l'invito ad Arco di Trento.
E' Carletto che la butta lì durante una serata post-palestra al Camarillo in cui io non ci sono quasi mai (In palestra però c'ero!!!), ma la Fe, puntuale, allarga l'invito anche a me con un messaggio!
Non ci penso nè due nè tre e rispondo:"Per me ok...ma la via la scegliamo noi che, se andiamo dietro a Carletto, prendiam solo bastonate!!!".


Carletto, carico di pessime intenzioni, il giorno dopo alle Rive Rosse!

Poco tempo anche per studiarsi le vie ma Carletto ci aiuta e consiglia la Parete San Paolo dove ci sono vie fattibili per noi umani!
Tra le tante, ne trovo una che si chiama come il titolo di una mia vecchia canzone (che ho già voglia di riregistrare! ma per ora metto la vecchia registrazione...così acerba però vabbè, ero poco più che un ragazzo... "caldo inverno.mp3") ...e con le mani, coi piedi, e col cuore sarei già lì se non fosse che siamo in due e vorrei che scegliessimo insieme.
Fe vorrebbe fare "Calliope". L'unica cosa che mi permetto di dirle, avendo un po' più di esperienza è che quando si va in un posto nuovo per la prima volta, sarebbe meglio volare bassi.
E' durante il viaggio che decidiamo quindi per Caldo Inverno oppure per la Cengia Rossa.
La prima, sulla carta, sembra più facile quindi andiamo lì!
5b obbligato, 6a massimo in due punti e molto 4c (via sportiva...attrezzata a spit ...e cordini!)
E così, sportivi, dovremo esserlo noi!!!

L1

Già il primo tiro (5c) lo trovo una legnata!
Via sportiva? Seguo gli spit...e mi trovo su un passaggio durissimo a 2-3 metri a sinistra dello spit precedente x accorgermi poi, che la mia prima intuizione (un po' alpinistica) era giusta, ovvero, sotto una lama staccata era meglio alzarsi in direzione opposta allo spit e poi traversare su facile lama orizzontale e poi l'uscita che proteggo con un friend piccolo per tutelarmi da una eventuale scivolata sulla facile rampa di rocce sporche.
Fa caldissimo...come il nome della via che qualcuno, mi dice la Fe, chiama Caldo Inferno!!!
Recupero la Fe ancora in maglietta ma il caldo è insopportabile e allora tiro via la maglietta!
W il sole e W il caldo!!!

L2

Il secondo tiro (5b-c) è caratterizzato da un bellissimo diedro che parte aggettante e solo aperte spaccate possono salvare le mie dita che esplodono sulle belle tacchette.
L'uscita del diedro verso sinistra è delicata e comincia a delinearsi quanto sia importante una sapiente gestione dei piedi per conservare energia, stabilità e compostezza.

L3


Uscita vertiginosa e bellissima da L3

Il terzo tiro (6a) mi trova finalmente caldo e concentrato.
Il primo spit sembra in cielo ma si viene accompagnati da cordini e cordoni che compaiono qua e là nella logica successione di lame che porta alla placca più difficile della via, credo azzerabile.
Riesco comunque a farlo tutto pulito e in libera.
In realtà la parte dura non supera i quattro o cinque metri ma è notevole e molto bella.
Si può fare le scimmie ma io, per poter salire, un paio di piedi buoni li devo cercare e piazzare!
Durante il breve tiro aggiungo due cordini per sostituire quelli esistenti, poi comunque li recuperiamo!

L4

Il quarto tiro (5a?) parte davvero ostico e un po' sporco.
Se lo fa da prima la Fe.
C'è qualche sasso mobile, una fessura svasa e lo spit è alla fine delle difficoltà.
Insomma non si scherza qui ad Arco!
Mi recupera attaccata a una pianta!!!
Riparte per andare a cercare la sosta. Intuiamo che potrebbe essere dietro uno spigolo.
In effetti la sosta c'è.
Decidiamo quindi di concatenare il tiro successivo che dovrebbe essere di difficoltà simile al precedente...
Io sono nel bosco, non vedo bene ma si parte con un traverso che porta a un tettino, il passo per arrivare a rinviare allo spit è severo e obbligato e le smembra le energie.
Penso:"Non è certo un 4b (come dovrebbe essere) che la Fe si mangerebbe a colazione...".
Nei tentativi per proseguire, ci raggiungono le due cordate che tenevamo staccate alle nostre spalle!
Invece di accettare il "Cala Ste!" della Fe, le due cordate si aggiungono al tifo e mi surclassano in quanto a volume ed enfasi!!
Sembra di assistere ad una gara!
...sarà che siamo nelle terre del Rock Master...
Ma è quando la Fe "decide" di volare, dopo un urlo fortissimo...in realtà, qualche secondo prima mi avvisa con un flebile..."Steeee?..." ...dopo una serie infinita di Ste blocca, Ste corda, corda, blocca, Ste vado, Ste blocca, Ste recupera... (mentre io non so più cosa pensare e, bastardo dentro, sorrido e ridacchio!!!)!!!!
Beh! E' quando vola e il suo urlo risuona agghiacciante in tutta la Valle del Sarca, che la compagnia esplode in una tifoseria da stadio!!!
Assicuratomi che la Fe non si sia fatta nulla, faccio anche io i miei urli!!!
...tra parentesi non so se a lei glie ne freghi qualcosa ma mi dirà poi...
Sta di fatto che ci riprova ma non passa...
"Cala Ste"
E questa volta nè io nè gli altri obiettiamo. I numerosi tentativi le han preso tutte le forze...(pausa pranzo magari!!!) ma, mentre la Fe e gli altri cinque mi recuperano in sosta, decidono che dovrò andare io per liberare il tiro da Criss e Cross. In realtà, mentre salgo fino alla sosta, scalo come se fossi slegato! ...non perchè non mi fidi della Fe che mi assicura, anzi, è una delle poche di cui mi fidi sennò non ci scalerei, ma per il mega-casino che c'è in sosta!
Sono il 7° e, se volassi, sarei il 7° ad appendermi...preferisco fare da me.
Comunque mi fa piacere andarmene e sapere che Criss e Cross passano già attraverso 5 rinvii messi dalla Fe..che è qualcosa meglio di dividere una sosta in sette!!!

L5

Ringrazio, io e la Fe ci scambiamo i capi delle mezze corde e dopo un "Alè Ste!" parto come un proiettile.
Chiedo perdono al pubblico per lo stile, azzero tutto quel che posso e salgo comunque benino il tiro in un tempo prossimo a zero!
Da sotto, la Fe continua a farmi complimenti e gli altri cinque fanno il tifo che mi sembra di essere Adam Ondra su qualche tiro di quelli duri!!!
Il traverso d'uscita a sinistra lo devo comunque scalare.
E' delicato e mi prendo il tempo (comunque poco) per godermelo. La chiodatura richiede sportività ma sembra buona ...a parte il solito cordone schifosetto...
Sono su!
Come ringraziamento chiedo agli inseguitori se gradiscono utilizzare i miei rinvii e accettano di buon grado.
Mentre sale la mia socia e la prima della cordata successiva, mi godo ampiamente la visuale vertiginosa dalla cengia rossa di uscita chiedendomi se sono su un limite, una discontinuità, un sovrascorrimento fra Triassico e Giurassico e per ora mi tengo il dubbio.
La Fe, in uscita sorride.

-

Non si è fatta male ed è questo quel che conta!
Per tirare tutta una via così le ci vorrà ancora un po' di tempo ma neanche troppo.
Mi porta fuori lei dalla cengia, la corda finisce, mi sciolgo dalla sosta, avanzo un po' e, quando la corda si ferma, dopo un paio di minuti faccio una cosa che non ho mai fatto: le telefono (!!!) e lei risponde:"Molla tutto e vieni!"!!! Ridiamo e scherziamo qualche secondo al telefono e poi ci ritroviamo rilassati nel meraviglioso bosco infestato di Primule, Violette e Vinche.


Esibizioniste!!!


E un po' di bellezza e di sano esibizionismo della Fe!

Scendiamo verso Nord e raggiungiamo Arco a Piedi lungo il Sarca meditando su attacchi improbabili alle pareti che ci sovrastano.


Lungo la meravigliosa valle del Sarca.

Concludiamo la nostra prima volta ad Arco seguendo Carletto e Giuli per una birra e un panino davanti alle Placche Zebrate, dove ci sono vie di 1000 metri di sviluppo e si stanno buttando ancora adesso dalla cima del Monte Brento con le tute alari...
La parete spettacolare, in effetti è appoggiata per i primi 500 metri inferiori e strapiombante per i 500 metri superiori!
Ci scambiamo i racconti della giornata in storie epiche e sorrisi infiniti...
Carletto ci illustra alcune vie del Monte Brento, lì, sopra di noi.

La giornata poi la concludono per noi la Fe e DX sparandosi i 260 Km che ci separano da casa...


E giuli, epica pure lei...che le si è rotto un appiglio sotto il piede...e sgraaat!


E il più esibizionista di tutti!!!

Carletto! Stanotte cambia l'ora!!!

Domani partiamo tardi? 11:30, ok?
Ha promesso a suo fratello che andranno alle Rive Rosse e coinvolge anche me nella scampagnata...
Assetto spudorato alla Anthem e casco integrale obbligatorio.
Carletto approfitta del fresco e pedala tutto il giorno con il suo casco integrale ross...cioè, arancio!!
Io me lo appendo allo zainetto per tutte le salite, il piano e le prime lente discese tenendo quello leggero e ventilat0.
Facciamo ripidoni, salite estreme, ecc e suo fratello pare divertirsi un mondo, anche dopo un bel volo, col suo nuovo mezzo ammortizzato solo davanti ma dichiaratamente All Mountain ...quasi Dirt...
Lo provo: in salita è facile, in discesa è maneggevole e veloce e mi chiedo se non potevano pensarci prima a costruire mezzi così.
Facilmente la mia prossima mtb sarà simile.
Poca manutenzione, divertimento assicurato e possibilità di qualsiasi tipo di upgrade...
In sintesi: una meraviglia!
Dopo le salite e un bel sentierino a mezza costa caratterizzato da aderenza precaria, arriviamo facilmente alla zona dei salti.
Oggi Carletto ha certamente pessime intenzioni e si presenta con ginocchiere parasctinchi, casco integrale e imbottiture varie sul salto più alto che conosciamo per ora in quel posto...
Dopo un primo passaggio esplorativo corto ma buono fatto qualche decina di metri dietro di me, è la volta del secondo passaggio...
Io salto bene, più lungo e più alto di sempre, faccio finalmente uno whip, seppur modesto su una piccola gobba e, ovviamente, le foto sono del passaggio peggiore quindi non le pubblico...
Il secondo passaggio è, per usare un aggettivo che Carletto ama usare, EPICO!!!
Lo seguo a breve, brevissima distanza, sapendo che è pericoloso ma lo voglio vedere.
E' la prima volta che salta su uno stacco così...
Io ci ho messo anni, come con le scalate... e ho saltato alto solo per gradi e di gradi me ne mancano ancora tanti...come per le scalate!!!
E quando me ne dimenticai per un istante, la pagai cara sbattendo da tre metri di altezza sul cemento e spaccandomi qua e là...
Beh! Lui fa sicuramente più spettacolo e fortunatamente senza grosse conseguenze a parte qualche botta: esplode letteralmente in aria!!! Lo vedo, pochi metri davanti a me che taglia troppo la curva prima del salto finendo fuori traiettoria, salta e, in aria, si separa dalla bicicletta che mi sembra di guardarlo al rallentatore, la scarpata sulla destra attende sia lui, sia il suo mezzo che lo segue fedelmente!
Io atterro e penso subito a frenare e ad accorrere in aiuto.
Il mio aiuto però è inutile perchè Carletto ridacchia seduto di fianco alla sua bike.
Gli prendo la bici controllando che sia a posto e lui risale la piccola scarpata rimettendosi immediatamente sui pedali! Saltiamo ancora immediatamente sulla stessa rampa poi scendiamo per gli ultimi tre salti che facciamo a fuoco! Risaliamo e li rifacciamo ancora...
Il week-end sta terminando, i miei soldi pure, quindi niente birra cruda e lingua in salsa...


...l'unica foto dalla Go-Pro in cui il pendio sembra meno ripido di quel che è!!!
...comunque andate a farlo voi e poi mi dite...
Però per la foto grazieeee!!! Finalmente Carlettoooo!!!

Nonostante i vari acciacchi, portiamo a casa comunque bei momenti e progetti futuri...
E' la magia delle altezze, dei movimenti della scalata e delle due ruote, la magia della vita che è anche gioco alle volte e noi non ci sentiamo piccoli o superficiali per questo.
Alla prossima roccia tra le dita, alla prossima curva, al prossimo salto con l'aria nelle orecchie e l'adrenalina nel sangue...
Al prossimo sorriso, alla prossima lacrima, alle prossime goccie di sudore, alle prossime emozioni...
Alla prossima!

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