Via "La Cengia Rossa" - Parete San Paolo - Arco (TN)
La prima arrampicata a metà strada

27 gennaio 2018


Sulla cengia rossa in fondo alla via!

Per questa arrampicata ad Arco le alternative sono due:

la prima comporta che non ci sia molto da dire,
la seconda necessita di raccontare almeno dodici anni di grande amicizia.

Non essendo certamente capace di raccontare come si deve la vera amicizia e il suo valore indipendentemente dagli anni, opterò per la prima delle due alternative.

Però voglio almeno raccontare dove e quando affondò le sue radici questa irrinunciabile arrampicata ad Arco di Trento.
Dico spesso che, quando ci si lega allo stesso compagno o compagna di cordata per più di due volte, è perchè comincia a formarsi qualcosa che chi non arrampica non potrà mai comprendere. Può anche non succedere e si continua a scalare insieme ma per me è molto raro che io continui ad arrampicare con qualcuna o qualcuno con cui questo non succeda.
Beh! Un magico giorno di primavera del 2006, sul Ghiacciaio del Morteratsch, un luogo altrettanto magico, incontrai il Toso e ci legammo insieme da allievi di un corso di Alpinismo e diventammo fratelli di corda.


Primavera 2006 - Ghiacciaio del Morteratsch. Foto GM
Credo che questa sia la prima foto che ci ritrae legati insieme! Provavamo l'assicurazione a spalla!

Cominciammo già da quel giorno a fare progetti e poi ad arrampicare insieme molto, molto spesso e passammo un'estate grandiosa ad allenarci in vista della nostra prima via in Grignetta totalmente indipendenti...
Non ricordo il luogo preciso ma ci trovavamo certamente in una falesia di calcare del Lecchese quando il Toso mi disse che si sarebbe trasferito nel suo paese Natale appena possibile.
Fui sconfortato dall'idea e già ne sentivo la mancanza ma ne uscì un nuovo progetto che prendemmo come un impegno, ovvero quello di trovarci ad arrampicare a metà strada almeno una volta all'anno!

Qualche mese dopo però io capii che la mia paura dell'altezza e di allontanarmi dai chiodi di assicurazione mi avrebbe certamente portato via anche quell'occasione.
E questa paura non accennava a diminuire...

Nel frattempo il mio socio diventava sempre più forte e, fortunatamente per lui trovò soci e soce con cui fare un sacco di belle vie! L'amicizia e la stima reciproca non vennero minimamente intaccate e accaddero altri due fatti importanti:

il trasferimento non arrivò così presto
e ci fu abbastanza tempo per quel miracolo per cui cominciai anche io a scalare davvero, almeno un po' e almeno abbastanza per poter pensare di trovarci per un'arrampicata ad Arco di Trento ...o nelle Dolomiti di Brenta!

E questo è l'inizio!
La prima volta a metà strada, sperando in tante altre!

Ed ecco ti pareva...la sfiga!
Ho un mal di gola bestiale e non sto bene per niente, mannaggia a me, ma è la prima volta accidenti e poi in questi giorni no. Ok Ste! Nessuna intenzione di rinunciare.
Mi prendo due aspirine e vado a letto a dormir da cani e a sudare come un matto fino al mattino presto quando mi sveglio un po' a pezzi ma con un sacco di voglia di andar per di là!
Al mattino non mi impasticco perchè quando sono in attività voglio sentire tutti i segnali del mio corpo, sia quelli negativi, sia quelli positivi.
Qui diluvia ma, durante il viaggio il tempo migliora sensibilmente.
E' una settimana che curiamo il meteo e davano certamente bello in valle del Sarca ma, vedere questo bel sole dal vivo fa ancor più piacere!
In autostrada trovo e supero anche il papà di una mia amica meravigliosa! Lui è un grande alpinista. Non riesco a farmi notare e a salutarlo anche se gli giro intorno come se guidassi un caccia...certo non mi metto a stringerlo e a tagliargli la strada, in più odio usare il clacsoon e vabbè, lo saluterò domani via internet!! Quasi di sicuro è diretto là e magari ci incroceremo!
Ho appuntamento ad Affi! Lo schema è perfetto visto che io arrivo da ovest e lui da est e faremo l'ultimo tratto di strada insieme!

Andiamo ad attaccare una delle vie meno impegnative della Parete San Paolo appena dopo Arco di Trento.
L'avvicinamento a piedi è breve. L'avvicinamento in generale è partito alcune ore fa da casa...
La via "La Cengia Rossa" sarà una delle meno impegnative però è pur sempre di sesto grado e, soprattutto, prende il nome dalla cengia di calcare nodulare, rosso e giurassico (almeno credo!) che attraversa la parte alta a sinistra della parete e che corrisponderà all'uscita della via, quindi è da fare assolutamente!
Così, dopo aver già percorso con la Fe la via "Caldo Inverno" che è anche il titolo di una mia vecchia canzone, eccoci rispediti in dietro nel tempo in questo luogo magnifico!
Le alternative per oggi sono la via Elda, o Linda, oppure entrambe, citate spesso da chi ho superato poco fa in autostrada!

Sia io che il Toso abbiam bisogno di riprendere ad arrampicare per gradi e questa via è ideale per ricominciare!
Dopo una pausa un po' troppo lunga dalle scalate, io ho all'attivo due giorni in falesia con la Fe e la Nau e due modeste ma divertenti vie di placca durante una bellissima giornata a Ponte Brolla con Simo.
Così, per la partenza della via in cui il primo e terzo tiro racchiuderebbero i passi più duri, il Toso mi dice:"Parti tu Ste che ultimamente hai scalato molto più di me!".


Il primo tiro della via. C'è la scritta alla base. Io avevo letto tutt'altro!!!

L1

Sono molto felice a parte un po' di malessere generale e a parte che mi gira un po' la testa! Vabbè, magari passa!!!
Al quarto spit, appena iniziano le difficoltà, i miei avanbracci sono già totalmente ghisati e cominciamo bene!!!
Però succede anche che di passo in passo comincio a stare generalmente meglio e la parte più dura del tiro va via in scioltezza con una buona dose di prudenza in più e un paio pause veloci per rilassar gli avanbracci che esplodono!
Un bell'inizio intenso!

Ho una gran fame e comincio a mangiare come un bue...più del solito!!

L2

Il secondo tiro non è da meno. Un po' più facile da interpretare ma fisico. E' comunque una bellissima lama da scalare in tutta la sua lunghezza che, purtroppo, dura solamente venti metri! Lo percorre il Toso in scioltezza.



In uscita dal secondo tiro



L3

Il terzo tiro parte davvero duro per me oggi, ma azzero in scioltezza e passo oltre le difficoltà maggiori. Non è comunque finito perchè poi l'arrampicata diventa sì più facile ma anche più severa.



Ancora qualche attenzione una volta passato il tratto più duro di L3!



Alleggerisco psicologicamente il tutto appoggiando un cordino ad un evidente spuntone e rinviandoci. Bisogna dire però che l'attrezzatura della via è stata eseguita in modo sapiente dagli apritori Heinz Grill, Franz Heiss e Florian Klucker, quindi non si è mai troppo in pericolo...pur non essendo come scalare in falesia.
Anche il mantenimento in buono stato dei cordini nelle clessidre operato da loro stessi o dai ripetitori, cosa che ogni tanto capita a noi tutti, contribuisce a rendere la scalata serena! Esco dalle rocce e vado a sinistra su una chiara traccia di sentiero e rinvio ad un alberello per tener la corda lontana dai sassi ed evitare di lanciarne. Qualcosa si muoverà comunque mi dirà il Toso.

L4

Il quarto tiro parte bellino con due aggetti divertenti poi, sul più bello, la notevole quantità di passaggi ha lisciato la roccia come uno specchio e, anche se salgo da secondo, azzero allegramente un paio di passi. Immaginiamo quanto potesse essere bello scalare quella placca con roccia vergine e, vabbè, non ci è dato di saperlo!!! La roccia poi torna a migliorare

L5


Andamento verticale per il quinto tiro della via!

Il quinto tiro è quello che mi piace di più di tutta la via.
E' globalmente verticale ma è formato da una serie di aggetti e parti appoggiate. La scalata non è mai troppo dura ed è super divertente.
A metà tiro circa non vedo più spit e mi pare strano vista la precedente abbondanza di protezioni. Ne vedo uno bello in alto, decido bene dove andare e scelgo una bella fessura per un friend camalot 0.5, riparto e sbatto la faccia su un bello spit del 10 nuovo di pacca! Un vero rimbambito!!!
Vabbè! Finisco il tiro divertito e traverso a destra in sosta, l'unica un po' esposta che dà la sensazione di potersi tuffare nel fiume Sarca con un piccolo saltino!



la penultima sosta!



L6 Il Toso così, dopo aver percorso l'ultima bella placca che si traversa verso destra, può scoprire la meraviglia della Cengia di roccia rossa Giurassica.



L'uscita in cengia dell'ultimo tiro



Siamo stati fortunati davvero!
Pare che, di solito, la via sia affollata ma, oggi, su tutta la parete vediamo solo un'altra cordata ed è su un'altra via!
Anche i tempi ne hanno giovato!
Il Toso mi fa notare che è la prima volta che stiamo sotto i tempi dichiarati per una scalata, seppur di soli dieci, quindici minuti, quindi ce la ridiamo e tiriamo un po', considerando che quest'anno avremo fatto sì e no due vie insieme, non siamo allenatissimi e io oggi, malessere a parte, ho fatto un bel po' di pause pranzo!!!

Ora scendiamo! Percorriamo la cengia verso destra e andiamo giù dal sentiero comodo. Ho i bastoncini appresso perchè qualche giorno fa forse mi son giocato un ginocchio ma anche la discesa va globalmente bene!
Sulle coste dell'Anglone ci sono Fe e Carletto che son partiti stamattina prestissimo per farsi una via di 300m fino al 6c ...beati loro!


La famosa cengia rossa della parete San Paolo!

Dopo una bella e veloce passeggiata, ci troviamo a Dro tutti insieme per brindare al compleanno della Fe di qualche giorno fa, non dopo aver brindato alla nostra prima arrampicata di metà strada alla pizzeria "Lanterna" dove abbiam parcheggiato stamattina. Oggi i brindisi a questa giornata meravigliosa si sprecheranno e non è il caso di elencarli e poi, una volta pronti è ora di andare, per un tratto insieme e poi via, diretti agli antipodi!


Il Toso ammira il fiume Sarca indisturbato!


E il fiume Sarca scorre davvero indisturbato e inesorabile!
Nemmeno una montagna che crolla riesce a fermare un fiume...

Grazie Toso! Grazie Fe e Carletto! Che giornata meravigliosa. Alla prossima!
Domani ti saluto il Fibra che viene a grigliare da me! Due soci che se ne vanno uno all'est e l'altro all'ovest.
E col Fibra sarà dura scalarci a metà strada visto dove andrà, quindi sarà il caso di aspettarlo da queste parti o, chissà mai? Andare a trovarlo....

Tengo botta ancora un po' e poi, dopodomani quasi quasi mi sparo 38°C di febbre!!!
Ed eccoli qua! Puntualissimi. Mannaggia a me!!!

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