21 giugno 2015 - Bucce d'Arancia - Paretone di Arnad (AO)


Bucce d'arancia - secondo round

L8 5b:
Parto...vediamo come va!
La benzina al cervello è al lumicino ma voglio provare comunque a salire.
Il mio socio non dice nulla.
Parto e comincia a farmi complimenti e anche io me ne faccio!!!
Ci sono gli spit, ma non sono così vicini come dicono...
Ne metto uno, poi due...
Mani poche, i piedi mi esplodono...
Non sopporto le scarpe con la suola bassa e dura nella vita normale, figuriamoci le scarpette con la roccia sotto i piedi.
E qui è tutto di piedi.



Salgo e Fibra mi incoraggia.
Gli chiedo per autoincoraggiarmi:"E' l'arancio che tiene vero?"
La roccia arancione, mi diceva Fabri poco prima, qui offre un grip che alla base della via ci scordavamo.
I piedi doloranti in effetti, ora sembrano poter tenere qualsiasi cosa...
Sono ben sopra l'ultimo spit e ho un passo delicato...
Due tacche irrisorie per le mani con le dita distrutte e mi devo raccogliere con i piedi venti centimetri sotto la mano sinistra.

Provo ma mi sento sulle uova, accenno quasi a scendere...
Lo Ste che non scalava da primo si reimmette nella mia vita e cerca di farmi ragionare...

"E' troppo pericoloso avanzare.
Guarda dove è l'ultimo spit!
Poi, quando sarai una buona volta su quel gradino coi piedi non potrai ancora rinviare e che farai?.
Dovrai salire ancora qualche passo!
Non so se potrai, se ce la farai..."

...recupero un piede...

"Ma NOOOO!" dice l'altro Ste: quello che non conosco ancora!

"Voglio salire io!
Voglio salire!
Lo sai fare!".

Vince lui! Benissimo. Mi piace!
Spengo il cervello, mi fido del piede destro in placca, lo carico bene e aggancio prima di tallone e poi con tutta la suola della mia spettacolare 5.10 quel terrazzino a sinistra quasi all'altezza della mia faccia.
Le dita si scaricano da quelle due tacchettine taglienti.
Spingo con la mano destra, recupero il piede destro, ancora un passo in su verso destra e rinvio...
Solo venti metri di tiro in cui credo di dover utilizzare le ultime energie mentali rimaste per uscirne e invece queste sembrano crescere di passo in passo...probabilmente sono solo le difficoltà che vanno scemando!
Non mi tremano nemmeno più le gambe, nemmeno ogni tanto, come facevano prima.

"Siiiii!" urlo in un grido liberatorio di godimento totale!

"Molla tutto Fibra!".

Wow!
E' andata bene!!! ...ma il primo approccio al paretone di Arnad è stato davvero duro.
Un vero lavaggio del cervello!


Fabri

Oggi io e Fabri, siamo qui a cercare di levarci un sassolino nella scarpa che punge da anni, quando, acerbi, andammo ad affrontare il paretone di Arnad dalla mitica e ripetutissima "Bucce d'Arancia!"
Io, in via, scalo da primo da questa primavera, da circa un mese e mezzo e oggi è solo la mia quarta via...salvo qualche raro episodio passato in ambienti molto addomesticati...


Ste sul primo tiro già totalmente impegnato.

E' strano!
Mi sento all'inizio, come se avessi appena cominciato a scalare ma non è proprio così.
Fortunatamente almeno non devo imparare a rinviare, a far nodi e manovre di corda!

La mia è una storia strana!

Non siamo sul III+ IV delle vie classiche in Grignetta dove, dopo nove anni di paure, trovo altrettanto strano e inebriante gestire per ora l'esposizione ma senza problemi per il grado!
E' comunque sulla prima via in Grignetta ai Magnaghi che mi balena l'idea che prima o poi avrei potuto tentare Bucce d'Arancia! E Fabri pensa la stessa cosa leggendo le mie relazioni sul web!
Qui è 5c obbligato e non per soli due metri.
I metri di 5b/5c sono tanti e, senza essere abituato a questa roccia e a questo tipo di arrampicata, io sono più o meno al limite.


Affronto il secondo tiro seguendo nuove e positive sensazioni...ma con pochi rinvii!


Rinvii finiti e si fa quel che si può...


Fibra affronta il sistema di fessure del secondo tiro

Lo so già che ogni tanto mi verrà in testa quel ritornello:"se cadi ti sfracelli ma non ti uccidi. Però ti tengo", i pensieri affettuosi del giorno prima...

...ma non ne parlo al Fibra!
Oggi il mood è totalmente positivo e ci stiamo lavorando pure per renderlo ancora migliore.
Giovedì sera in palestra mi sono distorto il ginocchio e fa un po' lo strano anche lui.
Venerdì in grignetta tutto ok (P.S. Sono in vacanza!) ma i 2100m di dislivello per il Gran Paradiso che volevo fare con gli sci domenica non vorrei che mi facessero rinunciare ad un'estate che mi auguro ricca di scalate e di montagne.
La neve dura l'ho sempre amata e forse domenica era l'ultima chance ma vabbè.
Decisamente meglio una sciata in meno che un'estate in poltrona...e poi, se sarà un'estate come l'anno scorso (ma non ve lo auguro), a 3000 metri a fine agosto ci sarà ancora neve dura e i pendii lievi saranno miei...
Alla telefonata di Fabri che mi chiede se nel w-end sarò impegnato, dimenticandomi in modo del tutto ingrato di altre idee e proposte, rispondo subito:"Facciamo Bucce domenica?"
Risposta netta:"OK!".
...e poi...
"Dimmi a che ora e passo a prenderti! Anche presto!"

Fabri che vuol partire presto?
Io sono in vacanza e non è proprio stagione di Arance! Domani comincia l'estate, ci sono 18 ore di luce, il meteo è positivo, su bucce ci saranno millemila cordate...io partirei a mezzogiorno...
"Facciamo alle 11:00?"
Con Fabri so di sfondare una porta aperta e me lo conferma anche lui accettando immediatamente.
Poi arriva comunque a mezzogiorno che alle 11 sta ancora finendo la colazione!

Via!
Ci sistemiamo al parcheggio sotto la parete, mentre le ultime due cordate stanno uscendo dalle vie...
Ecco bravi! Via tutti che la parete la vogliamo tutta per noi, per mooooolto tempo e senza nessuno sopra la testa!
Attacchiamo alle 16 circa il nostro secondo tentativo, ma nessuno parla di tentativo.
Siamo venuti qui per farci la via, non per tentare.

Fabri parte.
Mi sembra lento. Io lo assicuro e lo osservo senza parlare.
E' lui che, tempo fa, mi disse che mentre scalavo parlavo troppo...migliorando la vita dei miei soci successivi!!!
Sto smaniando dalla voglia di scalare.
Da giù, il tiro sembra anche facile.

Arriva in sosta e parto io, deciso a salire veloce ma...

Che lavaggio del cervello!
La roccia mi offre la sensazione di scivolare quasi ovunque, gli appigli per le mani sembravano meglio ma non sono un gran che e mi incasino subito.
Percorro il tiro da secondo a velocità bradipo e Fabri l'ha fatto pure senza magnesite!!! Sarò lentissimo per quasi tutta la via!

Quando arrivo in sosta, non voglio fermarmi nemmeno un secondo perchè ho paura di non aver la testa per ripartire da primo, allora dopo un velocissimo cambio di sicura, mi allontano subito dalla sosta.
So già cosa mi aspetta.
Percorsi tre quarti di quel tiro qualche anno fa nel 2010, prima che mi andasse in pappa il cervello e mi facessi recuperare da amici sulla via a fianco per poi calarci con la coda tra le gambe...


La cordata col Caimmi che ci recuperò al nostro primo ingenuo tentativo...

Il tiro è duro e quelle lame, non si possono pinzare. Si potrebbero usare in dulfer (come farà Fabri ogni tanto) ma non mi fido dei piedi...comunque salgo fino a poco prima dei passi duri e ci accorgiamo che ho 9 o 10 rinvii e gli altri quattro li ha Fabri.
Non voglio scendere! Vado così e se non basteranno inventerò qualcosa...
Salgo! Incredibile!
Rinvio agli spit...dopo averli raggiunti...anche quelli che mi sembravano lontani. Guardo in su, l'itinerario da seguire.
Non guardo in giù dove è l'ultimo spit e rinvio anche a un vecchio chiodo ma sto per finire i rinvii...
Faccio un passo ma poi mi fermo e stacco il rinvio dal vecchio chiodo. Ho uno spit là sotto e risuona la vocina..."se cadi ti sfracelli ma non ti uccidi. Però ti tengo..."!
Su Ste!
L'ultima parte non è difficile anche se mi son devastato il cervello.
Scalo, rinvii finiti, penso di mettere un friend, invece arrivo all'ultimo spit senza integrare e ci infilo un ghiera.
Ora devo rimontare uno spigolino aggettante di poco più di un metro...ma è su due lame buone. Sentita la prima lama, quasi esausto, sorrido, la mente si rilassa, mi tornano le energie e penso:"Ste, questo lo sai fare bene!!!"
Lama nella mano destra, abbasso le spalle, distendo il braccio, sistemo i piedi e su, come in un facile boulder in palestra!

Sosta!

E' andataaaa! ...almeno fin qui!
In sosta complimenti reciproci...

L3
Parte Fabri per il traverso del secondo tiro.
Dico solo questo:"Aiuto! Per fortuna che non l'ho fatto io".


Foto pre-traverso del terzo tiro...

L4
Il quarto tiro è facile e alla fine dico che avrei preferito cominciare con quello e un altro po' di quelli per assaggiare la roccia e il tipo di arrampicata...


Salgo rilassato sul quarto facile tiro


Fabri mi raggiunge in sosta

L5
Il quinto tiro è un viaggio e, come sopra, fortuna che non l'ho fatto io!
Ridiamo mentre Fabri parte e sui primi passaggi accenniamo al motivetto Uno, due, cinque, sei, sette, e otto dell'aerobica anni 80...magari anche di adesso, boh!


Fabri poco prima di attaccare il diedro, credo la parte più difficile della via

Quando sono a metà diedro, salendo da secondo completamente a caso, mi trovo bloccato e uno e due e cinque sei sett ...ma va a dormire Ste! Tira sto rinvio e sali!
Azzero due volte il passaggio. Non mi piace azzerare ma non ho voglia di fare notte e la via è ancora lunga!

L6
La quinta sosta è su una comoda cengia.
La partenza mi pare uno di quei blocchi che in palestra evito per non spaccarmi ulteriormente le dita delle mani.

Provo di qua, provo di là ma niente da fare. Non riesco a caricare i piedi.
Faccio un tentativo più deciso a destra e noto che si potrebbe fare. Riesco ad allungarmi alla tacchetta sopra ma non mi fido degli appoggi irrisori e scivolosi per i piedi.
Quando sento le falangi che stan per partire di netto, urlo mentre scoppio a ridere a crepapelle:"Fibra! Mettimi le mani sul culooo! Tienimiiii!!!"
Stiamo ridendo come due idioti ma ci divertiamo e non demordiamo!
Fabri propone di andare a rinviare in stile "palo della cuccagna".
Monto sul sasso alla base, azzero sull'ancoraggio superiore della sosta, salgo sulle spalle di Fabri, rinvio e mi appendo!
Notiamo che dietro di noi c'è un albero molto usato che avrebbe potuto essere utile per salire...
"Vuoi scendere e provare con la corda dall'alto?" mi chiede..
"Non ci penso nemmeno! Proseguo."

I primi dieci metri verticali sono da guadagnare. Sono delicati e li trovo davvero duri.
Voglio salire e, seppur con qualche resting, mi studio i passaggi, li focalizzo nella mente,li faccio miei e vado.

Finita la parte dura di L6 cerco a sinistra come da relazione ma poi salgo ancora un po'

Alla fine della parte verticale, la relazione di Fabri e la mia dicono : andare a sinistra su terreno più facile. Spit evidenti.
Sarà, ma non vedo nessuno spit.
Salgo ancora qualche metro.
Vedo una logica rampa davvero abbastanza facile che rimonta a sinistra fino a ricongiungersi con la linea di Tike Saab.
Dopo un discreto viaggetto verso sinistra però, la vocina dello sfracello torna timida a riproporsi e affido la mia pellaccia a un dado del 10.
Arrivo su Tike saab.


Fabri risale. La protezione che si intravede è il mio dado del 10. Poi mi arrangio su tike saab (credo)...

Ora, mentre scrivo e cerco notizie su questa via, sto anche leggendo una relazione che dice che Bucce d'arancia va a destra...non so. A destra non vedevo nulla.
Di certo io sono entrato sulla linea di tike saab e poi ho continuato su placca lavorata in obliquo a destra, probabilmente su Bucce d'arancia ma potrei anche essermi inserito definitivamente su tike saab.
Attualmente sono confuso e lo si capisce andando avanti a leggere...


5.10, Criss e Cross!

Potrebbe essere utile quindi cercare gli spit anche a destra, invece di partire per cengia e rampa, seppur facile, piuttosto lunga e già ben oltre l'ultimo rinvio...

Il tiro successivo L7 corrisponde a diverse relazioni ma non a quella del mio amico Toso (che fa un traverso) che probabilmente ha imbroccato la via...oppure si ricongiunge al "mio" tiro, avendo sostato sulla betulla della cengia...

L7
Placca in obliquo a destra su difficoltà continue ma inferiori. 5b.
Notiamo che in questa parte della via, ma più o meno su tutta (ad esempio sul traverso di L3), si deve far qualche passo delicato anche poco prima di poter rinviare.


Fabri su L7



In effetti la via è di 5c obbligato e ritengo sia un particolare da non sottovalutare.
Cerco di rinviare solo su piedi buoni e riesco quasi sempre.
Gli spit sono messi in modo piuttosto logico anche se spesso mi sento un tappo.
E' un buon modo per poter fare rinviate più o meno sicure ma richiede anche un approccio impegnativo mentalmente per il sottoscritto.
Ogni tanto, da palestraro che sono abituato ai materassi, ammetto che avrei gradito qualche rinviata in più a portata di mano, comunque sia, lode agli apritori e ai richiodatori ...e all'interruttore che ogni tanto ultimamente spegne il mio cervello e lo Ste scala!

L8
Già scritto!
Alla fine del Tiro, quando Fabri arriva in sosta mi dice che non aveva proprio voglia di farlo e sperava con tutto il cuore che non scendessi.
Ottimo!
Ci siamo compensati.


Dalla sosta fotografo il pilastro Lomasti...

Fibra oggi è stato spettacolare!
I tiri che ha fatto da primo mi parevano impossibili.
Non so se ce l'avrei fatta a percorrerli. Forse sì, forse no. Il traverso esposto, il diedro...boh! E' ancora tutto così nuovo...

L9
E' più facile.
Ci sono buone mani e ottimi piedi.
Sale Fabri e stavolta lo seguo velocissimo.
C'è poca luce ma dovremmo uscire prima del buio.
Ci stiamo mettendo cinque ore a fare una via da tre ma ce la stiamo davvero godendo nella calma della parete deserta durante il solstizio d'estate.
In sosta mi rendo conto che ho ancora su gli occhiali da sole e togliendoli mi pare di cambiare fuso orario!!!


Le soste in fondo a L10

L10
Parto con qualche facile passo di arrampicata e poi cammino per molti metri infilando un paio di rinvii qua e là.
Supero le soste sulle placconate finali, Arrivo in cima e metto due cordini in una bellissima Quercia su cui recupero Fabri che mi raggiunge correndo sull'ultimo lembo di roccia della parete!


In cima!

La sera avvolge la valle, la Dora e il forte di Bard.
La luce è magnifica.
Avvisiamo i nostri affetti del traguardo raggiunto e siamo totalmente rilassati in cima al Paretone di Arnad.


Momenti senza prezzo...

Discesa tranquilla per la strada buia tra miriadi di lucciole lampeggianti.
Un ragazzo che arriva da un alpeggio poi ci offre un passaggio per coprire l'ultimo tratto di strada fino in paese e, in un attimo siamo giù.

Torniamo a casa affamati e io ancora incredulo!
Comincio vicino a casa a rendermi conto e soprattutto oggi che scrivo, a ventiquattro ore di distanza a respirare la soddisfazione per quel che è accaduto!
Grande soddisfazione per "Bucce d'Arancia" al paretone di Arnad!!! Via che lasciammo in sospeso anni fa.
La prossima via però sarà più tranquilla che, a vie così, bisogna essere abituati!
Grande Fibra!
Alla prossima!


Salute! A "Bucce d'Arancia"

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