Corno del Nibbio - Via dei Ciuc, IV, 11 settembre 2015

E' tutta estate che scrivo di vecchi conti in sospeso e questo è un'altro!
E' anche tutta estate che vorrei fare la Via dei Ciuc e finalmente è arrivato il giorno.
Sarà l'11 settembre!


Cri, Ste e la via dei Ciuc!

E' una data del cavolo. Ricordo ancora lo sgomento per l'accaduto nel 2001 mentre ero lì e lì per laurearmi con i miei nervi infiammati, al limite del delirio e con internet che sputava follie che poi invece si rivelarono vere, ma si va avanti. Tutto è andato avanti e anche io.
E' Cristina che mi scrive qualche giorno prima e mi chiede "Sfacciatamente!!!" se son libero l'11 che lei ha ferie e se andiamo a far qualcosa di carino insieme in montagna!
"Son libero Cri!".
E' la mia settimana di vacanza e, salvo una parentesi lavorativa di un paio d'ore il giorno prima, sono tutto montagna e la voglia di scalare quest'estate è a livelli imbarazzanti, quindi si va!
Il meteo però è buono solo nel pomeriggio, allora decidiamo di andare ai Resinelli in tarda mattinata con l'obiettivo di concatenare due vie corte e vicine tra loro: la Normale al Torrione Fiorelli piuttosto facile e la Via dei Ciuc al Nibbio un po' più impegnativa! Lo avevamo fatto io e il Toso qualche anno fa e quando ripropongo la cosa a Cristina, lei accetta volentieri.



Appena su però, vediamo che ha almeno piovigginato un po', il Fiorelli è ancora tra le nuvole e il Nibbio no, allora decidiamo di andare a verificare almeno se la roccia della Nord del Nibbio è asciutta e scalabile.
Yesss! E' asciutta e, se ricordo bene, ci delizierà con un grip come di roccia mai scalata prima.
Niente pranzo! Ahi!!! Vabbè, facciamo i Ciuc, poi andiamo a prendere un pezzo di pizza al forno e poi andiamo al Fiorelli.
Prepariamo tutto il materiale, le due mezze, i dadi, i friends e i cordini. Allestiamo la sosta alla base su un vecchio chiodo tradizionale e uno vecchio ad espansione ancora abbastanza in forma e siam pronti a partire...
Eccoli tutti i ricordi che affiorano appena arrivato lì sotto! E li ho già puntualmente spifferati alla Cri...e li ho scritti più volte!
Quando ero piccino, mio papà mi parlava spesso della via dei Ciuc, mai banalizzandola, nonostante fosse solo di due/tre tiri di corda, allora, appena fresco di corso di alpinismo, nove anni fa, decidetti di provare a salirla con mio fratellone ma sbagliammo via, ne prendemmo una più difficile e nemmeno riuscimmo a partire.
Col senno di poi andò bene perchè, per come ero messo, non sarei mai riuscito a completare la via che è verticale, a volte leggermente aggettante, spesso sprotetta (seppur ricca di fessure in cui integrare facilmente con protezioni veloci) e generamente piuttosto esposta.
Qualche anno dopo la concatenammo al Fiorelli col Toso che scalò sempre da primo e un paio di altri anni dopo cercai di farla io da primo ma mi respinse la scarsezza di protezioni in loco da metà del primo tiro in su...
Oramai però è tutto diverso e oggi mi va di attaccarla serenamente.



Bene Cri!
Come ricordo da quando eri allieva della scuola, è tutto perfetto e posso partire tranquillo!
La via è molto logica, salvo in un paio di punti in cui si può sbagliare strada...
Parto seguendo la prima fessura leggermente in diagonale a sinistra. L'arrampicata non è mai banale, nè facile, nè difficile e impone o suggerisce splendidi movimenti che regalano fantastiche sensazioni di scalata.
La parete, è molto lavorata e ricca di appigli e appoggi ma la verticalità a volte può forse stancare un poco le braccia.
Le protezioni in loco sono vecchie ma piuttosto vicine per i primi dieci, quindici, metri poi la faccenda si fa meno domestica e bisogna abbandonare la fessura salendo in diagonale a sinistra e non è così malaccio integrare con un friend, un dado e percorrere poi la placca lavorata a sinistra della fessura per poi arrivare ad un paio di passi leggermente strapiombanti poco sotto alla vecchia sosta che sembra portare bene i suoi anni.
Mi appendo alla sosta e mi rendo conto che la sensazione che dà la parete è di essere piuttosto dritta!
Parte la Cri!
Inizialmente dubbiosa sulla difficoltà della fessura sale invece tranquillamente senza intoppi fino alla prima sosta che fa rima con esposta!!!
Le passo il malloppo di Criss e Cross, le mie mezze e mi appresto a ripartire aggirando Cristina verso l'alto da sinistra a destra in parete e riprendendo a seguire la fessura standone però sempre a sinistra.
Continuano ad esserci buoni appigli e c'è anche un chiodo dove vorresti che fosse! Il grado è IV dalla base e la via è piuttosto continua. Arrivo ad un'altra sosta poco sopra e a sinistra della precedente e rinvio proseguendo dritto, generalmente stando a sinistra della fessura dove trovo ottima roccia.
Alcuni passaggi lievemente aggettanti mi ricordano la via Normale al Sigaro e li trovo molto divertenti e di grande soddisfazione.



Continuo a decantare la bellezza dei passaggi e della via e Cristina è contenta che mi piaccia così tanto! Da sosta a sosta non ricordo di aver trovato protezioni in loco e proteggo io con una fettuccia su spuntone, un dado o un friend, non ricordo.
Esco dal ripido in mezzo a un po' di vegetazione e sono in sosta! Non mi par vero! Cavolo che bella e se era dritta! 60 metri di scalata bella davvero!
W la via dei Ciuc allora!!!



Arriva in sosta anche Cristina e parte verso la cima del Nibbio coprendo tranquillamente le ultime parti della via che dopo un camino e muretto iniziale, poi si appoggia, diventa sentiero e si apre in vetta!
Quando arrivo la trovo sorridente e soddisfatta.



Mentre ci scattiamo un paio di fotografie ci rendiamo conto che la Grignetta ora è quasi tutta libera e al sole.
Si potrebbe fare davvero il Fiorelli!
Ci accorgiamo anche che oggi il forno è chiuso...ahi.
Io ho una fame che metà è già troppa e siamo d'accordo che potremmo anche scendere in Valsassina, recuperare del cibo e poi scappare su una falesia a fare un paio di tiri! La corda intera e il Grigri ci aspettano in macchina sperando di essere usati!!!



Tornando verso la macchina, passiamo dal rif Soldanella che è aperto e Cristina dice:"Ma qui avranno qualcosa da mangiare?".
E ce l'hanno!
Pensiamo anche che così sarà possibile stare ai Resinelli e fare il Torrione Fiorelli ma, due ore dopo, stiamo ancora pasteggiando a birra e tagliere di salumi e formaggi della Valsassina e la torre può aspettare!
Scendiamo poi a Introbio dove riusciamo comunque a farci entrambi un bel tirello da primi in falesia.
Che bella giornata!
E che bella via!
Grazie Cri!

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