La via della Muerte 1 e 2 (EE)?

giugno 2018

Riprendendo a Lavorare sul Monte Generoso e avendo un po' di arretrato nell'allenamento, ne ho approfittato per recuperare un po' di condizione lavorando di gambe, braccia, tronco e glutei sia in bicicletta che a piedi.

Non ho resistito a ripetere due brevi itinerari da me nominati tempo fa:"Le vie della Muerte 1 e 2"!

Entrambi gli itinerri partono dal piazzaletto della Grotta Generosa (conosciuta in zona come Grotta dell'Orso e dai miei amici come Grottescion degli orsescion!!!).

Via della Muerte 1 (EE - F)

Si sale dritto per dritto dal piccolo canaletto prativo che parte dalla piazzola. Si percorre un po' a destra e un po' a sinistra fino ad incrociare il sentiero basso. Tra il sentiero basso e quello alto, si percorre il canale alla sua destra (salendo) o sinistra idrografica che dir si voglia. Le pendenze iniziano ad aumentare in modo importante fino a brevi tratti oltre i 60°.
Superato il sentiero alto, ci si infila nell'angusto canale che è la logica prosecuzione di quello precedente.
Qui si intervallano ripidissimi tratti erbosi relativamente esposti superabili, a volte, reggendosi alle pareti di roccia circostante, a volte inventandosi una progressione da caprette selvatiche!
Si giunge dritti dritti sotto il ponte della Ferrata e, con quattro passi verso sinistra, alla cima della Crocetta.

Via della Muerte 2 EE

In realtà è un itinerario escursionistico ma, nel secondo tratto, sbagliando strada, si può uscire sui pericolosi tratti esposti dei faraglioni a est della cima della Crocetta.

Fino al sentiero basso è uguale al precedente.
Arrivati al sentiero basso, si segue quest'ultimo per un centinaio di metri poi, giunti in corrispondenza del dosso erboso che arriva a costeggiare i faraglioni, lo si imbocca direttamente e lo si segue fino al sentiero alto.
Dal sentiero alto, si supera un ripido tratto cercando i tratti più deboli tra utili tracce di camosci e gradini rocciosi senza avvicinarsi troppo al baratro che si trova sulla destra.

Entrambi gli itinerari sono ripidi e selvaggi e degni di molta attenzione.
Anche in inverno, con ottime condizioni della neve potrebbero essere itinerari di una certa bellezza e ancor più degni di attenzione a causa delle numerose valanghe che battono il canale della n°1!

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