Campaniletto del Rifugio: Buona la quarta!!!

14 luglio 2016

Via Zucchi al Pilone Centrale - Grignetta (LC)


Il colpo d'occhio dalla sosta del secondo tiro della via Zucchi al Pilone Centrale
Là sotto, si nota l'Ago di Teresita

Ricordo come fosse ieri...
Ero allievo del corso di Alpinismo nel 2006...
Soffrivo maledettamente l'esposizione e anche un po' di vertigini...da vomitare quasi, un paio di volte ci sono andato vicinissimo...
Era sempre un combattimento tra la voglia di scalare che vinceva di poco sulla paura, un corso un po' forzato ma affrontato a tutta. A tuttissima! E anche di più!
Martedì sera lezione, le altre sere nodi e manovre a casa o allenamento in palestra e poi i week end fuori in montagna a soffrire e, in piccola parte, a godere...

Ricordo Paolino, mio istruttore, una sera, come centinaia di altre sere, fuori dalla palestra di arrampicata, che mi diceva...
Grignetta, uguale a verticalità ed esposizione!
Ste! Dovresti fare una terapia d'urto: Una bella via su al Pilone Centrale! O muori, o guarisci!!!
Beh, penso che se non fossi morto avrei almeno smesso di arrampicare!!!

L'altro ieri ho sentito di nuovo tutto, comprese le parole di Paolino, come fosse stato lì di fianco a me a sorridere col suo fare così bello, sia paterno, sia da fratello maggiore!!!

L'altro ieri, col Fabri, finalmente ci sono andato al Pilone...di pomeriggio/sera.
Era tanto che ci pensavo! ...da almeno un anno...da quando ho cominciato a scalare davvero in Grignetta!
Ho trovato un nuovo lavoro da un paio di settimane, una settimana di progetti, scegliamo la zona, la via e poi la guerra personale alla pianta di bamboo di casa procede bene (la sto pian piano...scoraggiando a ricrescere...povera) e altro ancora... I fatti di oggi però mi portano ad essere un po' gnè gnè...
"Mi spiace Fibra... Non ho voglia".
Mi è capitato raramente di dover cambiare il programma a causa dei soci ma non è mai stato un problema per me. Di solito è più un problema per chi deve dire:"Ehi, oggi non è giornata", "Scendiamo per favore" o "Andiamocene da qui!"...e questo, qualche volta, mi è capitato di doverlo dire anche recentemente.
Ho quasi sempre trovato comprensione.
Socio o socia in questione poi si deve beccare tutto il pippone del socio o socia in crisi e ...vabbè...
...però amo stupirmi quando lo schifo, a volte, diventa roba buona!
Poi, per certi aspetti so come sono fatto e spero che la montagna mi aiuti un po', faccia il suo lavoro prendendomi totalmente o quasi nel suo abbraccio e magari andrà bene o quasi bene...Chissà?
Fabri, andiamo lo stesso a vedere come va. Al massimo, se ti fa nulla, ci facciamo "solo" una camminata in un bel posto...

...

...lasciato il sentiero della Direttissima alla volta del Canalone dell'Angelina, sono in territorio inesplorato.
Che meraviglia questo canalone composto da placconate di roccia inclinate in modo severo verso le guglie disposte ad anfiteatro ripido ed enorme e, sulla sinistra c'è l'Ago di Teresita con un'insegna virtuale che dice:"Ste! Ti sto aspettando!"...
Quando starò bene arriverò, tranquillo!
Per percorrere passi già calcati da me, dovremo raggiungere il sentiero "Cecilia".


Nel canalone dell'Angelina, una lumaca nuova...


...e una "lumaca" vecchia!

Arriviamo al sentiero Cecilia, lo ricordo bene dai miei allenamenti dominati dalle vertigini per la Sky Marathon "Scaccabarozzi" (photogallery).
Svoltiamo a destra, lo percorriamo un po' e siamo alla curva con la piccola scritta nera "SPALLONE" con freccia, svoltiamo quindi nuovamente a sinistra e, superato un breve e ripido dosso erboso, siamo all'attacco della Zucchi al Pilone!
Propongo un pari e dispari per chi parte perchè sono ancora dell'idea di provare ma decide di partire Fabri.
Bene così! Sosta fatta, sicura pure e su.
Il luogo è paradisiaco, la base della via è comoda.
Molla tutto, ecc e salgo. La roccia, dopo i primi metri comincia a non piacermi. E' tutta a pezzetti. Mi pare anche improteggibile e cominciano a venirmi dei dubbi che, da primo, oggi non ce la farei a reggere...dubbi spiacevoli in vista del week end al Campelli col corso di Alpinismo!
A Fibra la roccia invece piace!!!
In sosta dico comunque a Fabri che provo a partire io...
Il secondo tiro, insieme all'inizio del primo, sulla carta offre pure i passi più difficili della via ma dovrebbe essere decisamente più esposto.
Voglio mettermici in mezzo e vedere...
"Andiamo a vedere come va!" dico ad un Fibra un po' scettico e un po' infettato dal mio stato d'animo gnè gnè intriso di sensazioni del passato...
Così faccio e , quando su una parte di diedro/camino strapiombante vedo i prati in mezzo alle mie gambe la sotto a centinaia di metri, ricordo le parole di Paolino ma non sono sconfortato, anzi, mi piace!
Ho una voglia matta di scalare!!!
Fabri fa un po' il tifo, mi sostiene con poche parole efficaci.
Ormai in via parliamo poco! Merito suo!!
Sono un po' teso rispetto ad altre scalate ma le cose funzionano e salgo i miei 40 metri di tiro godendomelo quasi tutto dall'inizio alla fine. Per fortuna mi conosco un po', almeno da questo punto di vista! La montagna aiuta!
Terzo e quarto tiro... al massimo solo III+ e l'idea di concatenarli... No, non è un gran che di idea!!!
La corda pesa tanto sul primo per il troppo attrito e, l'idea di partire poi in conserva su un tratto così dritto mi fa strano...Il primo tratto del terzo tiro comunque è bellissimo e poi non è così duro da farmi preoccupare di essere in conserva anche se non mi pare di III. Io direi almeno due passi di IV però vabbè, fa poca differenza...
In realtà poi, salvo un piccolo errore di itinerario, le cose funzionano e arriviamo sull'ottima sosta improvvisata dal Fabri costruita intorno ad un enorme spuntone di roccia. Ancora adesso non sappiamo se siamo effettivamente andati di conserva per qualche metro oppure no...


La sosta del Fibra!

Salgo, arrivo dal Fabri, passo via e vado alla sosta vera.
Mi tocca la bellissima placca all'inizio del tiro finale. Carina proprio.
Anche il caminetto finale è bello. Non metto protezioni intermedie e forse sbaglio anche se non lo trovo difficile ma solo bello. E' piutosto esposto e un'eventuale caduta sarebbe rovinosa.
Forse proteggo l'uscita con un friend, non ricordo.


Fabri in uscita dal breve camino molto bello dell'ultimo tiro

Il secondo tiro per me resta il più bello della via insieme ai tratti sopra citati e, globalmente, la via non mi è piaciuta un gran che a causa della qualità della roccia nel primo tiro, parte del terzo e quarto e anche per le zone scelte per i fittoni resinati della seconda e della terza sosta, ma...


Millemila colori tra il cielo e la roccia

Detto questo, il Pilone centrale si trova in un ambiente meraviglioso che vale la pena esplorare e la via lo percorre in lungo e in largo.
L'esposizione e il panorama sono mozzafiato e...sì, devo ammettere che in gioco vale la candela e bisogna ringraziare come sempre i primi salitori che nel 1963 aprirono l'itinerario, ovvero Corrado Zucchi e Armando Canova. L'uscita sull'ultimo tratto di Cresta Segantini è spettacolare e poi...
Arrivare in cima al crepuscolo dopo aver visto il tramonto dall'uscita della via e aver visto il cielo e le rocce cambiare migliaia di colori e il sovrapporsi, secondo dopo secondo, di luci e ombre producono emozioni incomprensibili a chi non le prova.
La Grignetta mi ha preso di nuovo nel suo abbraccio.
Anche questa volta è stato un abbraccio affettuoso, non così scontato, al quale va la mia riconoscenza.
Grazie ancora Grignetta e Grazie Fabri...anche se sei un alpinista senza apostrofo!


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