La donna che corre

La vedo tutte le sere, da qualche giorno a questa parte, mentre pedalo rientrando dal lavoro...
Che fatica che fa.
E' piccola e gracile, corre un po' stortina ma è dovuto al fatto che è contratta proprio a causa della fatica.
Mi ricorda me stesso quando a 12 anni cominciai a correre e, anche nella corsa, mi sfottevano per la mia scarsa coordinazione e fiducia in me stesso che non mi permetteva nemmeno di prendere un pallone al volo.



Li sentivo spesso, alle spalle...
A scuola o nel campo dell'oratorio, quando perdevo un pallone o mancavo il canestro, non lo facevano nemmeno alle spalle.
Guarda come corre quello! Va come è storto... AH ah ma che pensi di fare? Dove pensi di andare?
Fanculo Bastardi!
Guardatemi adesso e, soprattutto guardatevi voi ADESSO...
Io non la giudico bene o male, fuori e men che meno dentro, questa donna che corre stortina.
Vorrei solo dirglielo, darle un paio di consigli per migliorare e rendere più efficace e appagante il suo stile di corsa ma non voglio spaventarla fermandomi in questi postacci la sera d'inverno quindi vado sempre dritto per la mia strada.
Mediamente, conoscendo la gente che sparla direbbe:"Ma chi glie lo fa fare? Ma hai visto come corre storta?".
Io invece l'ammiro.
L'ammiro per la costanza, per come si veste, cioè con quel che ha, perchè l'importante ora è correre e probabilmente uscirne...
La saluto sempre!
Saluto sempre tutte e tutti con un cenno salvo eccezioni e, alle donne, se capita, non nego mai un sorriso.
A volte si giran di là pensando "Brutto maiale" e le capisco senza offendermi, con la moltitudine di bastardi, infami e falsi che ci sono in giro...a volte ricambiano regalandomi un pizzico di gioia.
Non mi fermo mai ovviamente...
Non sono un donnaiolo, sono eternamente innamorato anche se vivo subendo il fascino di moltissime donne, solitamente atlete, almeno dentro ma, quando capita, vorrei solo lei (che ha sempre un nome e un cognome!) e quando lei mi prende il pensiero, non c'è altro che vorrei se non prendere e andare da lei, sempre e comunque e vorrei che lei mi pensasse e venisse da me ma è sempre troppo difficile far combaciare i tempi anche se ci sto lavorando e cambio sempre e in continuazione...
Poi mi stufo se non posso fare le mie cose, allora, avendo capito che amicizie e affetti riesco a frequentarli solo se fan le mie cose, ho smesso di guardare altro se non le persone che fanno almeno un po' di quel che faccio io, ovvero, prima di tutto vivere con passione, poi pedalare, scalare, sciare, gironzolare, correre purtroppo ormai è una questione di ginocchia, quindi se lei corre, deve andarci da sola a parte che sul mezzofondo lo Ste avrebbe ancora qualcosa da dire ma lasciamo stare!!!
E' bello non dover spiegare perchè lo fai o lo vorresti fare sempre e non dover spiegare perchè non ci stai dentro perchè questo è difficile da spiegare anche a se stessi.
Poi sono uno che vorrebbe l'esclusiva, almeno del pensiero, almeno in elevata percentuale...non in catene e poi non la pretendo di certo.
Solo gli sciocchi e i gradassi pretendono l'esclusiva.
E' una cosa che possiamo concedere, regalare e semmai sperare, non pretendere.
Come sempre divago, ma pensare a quella Donna Che Corre fa pensare a me stesso...
In terza media, dopo due anni di corsa, esercizi di postura consigliatimi da una persona speciale e iniezioni di qualcosa che si poteva chiamare "mini-pillole di fiducia in me stesso", dopo una gita in montagna di più giorni, mi trovai per iscritto sui temi delle mie compagne di classe e a stravolgere completamente la finale per il terzo e quarto posto del torneo di pallavolo, stravolgendo anche la formazione che dai sei soliti bulli fighetti di merda diventò la squadra dei miei soci "brocchi e sfigati" e vincemmo sotterrando i sei bulli dall'altra parte.
Fu difficile gestire quella rinascita e non ho ancora imparato.
Anche oggi sono in continuo cambiamento.
Non ero abituato a sentirmi considerato, a parte come reietto, tappo, sfigato, secchione, ecc, ecc.
Mi trovai come tutti a dover rifiutare avances di ragazze che non mi piacevano, a subire i due di picche rivolti a me stesso o, semplicemente a massacrare sportivamente gli avversari di una vita e poi pian piano mi feci un'etica e una morale in cui non era la prestazione fisica che contava ma il cuore e l'impegno e, soprattutto, bisogna esser gentili e onesti con chi ti vuol bene e ti vorrebbe ma senza illudere.
Poi ho dimenticato tutto e l'etica è andata a farsi benedire ma almeno non mi sono mai vantato dall'alto delle mie "grandi" e inutili imprese sportive cercando di sminuire quelle degli altri...
Compiaciuto certamente ma mai messo sul piedistallo a schiacciare teste e mi fan ridere quel che lo fanno.
E se lo fanno con chi non devono, spesso, li faccio a pezzi.
Non so come deve essere poi ad una certa età ma credo che non sia comunque facile "passare da una parte all'altra".
Perchè dico questo?
Perchè ormai è almeno un anno e mezzo o quasi due anni che incrocio quella donna, tutti i giorni.
La mia rinascita ciclistica con i miei sei kg in meno di tre anni fa, gli addominali a vista e col vasto mediale che torna ad esplodere dai pantaloni è stata anche la sua rinascita o nascita podistica chessia ma non solo.
La Donna Che Corre, col bagaglio che si porta dentro che lei solo sa, è diventata un'atleta anche fuori.
E' bellissima e corre dritta come un fuso.
Il passo è coordinato e sul lungomare di Nizza (Il lungomare più passerella che abbia mai visto per ora!) si girerebbero tutti e tutte a guardare lei e le donne lo farebbero con la loro solita invidia.
Ha cambiato modo di vestirsi, taglio di capelli, si trucca e, cosa che mi fa ridere un sacco, non mi ha mai degnato di uno sguardo!!! Dopo un mese che la vedevo, il mio saluto era accompagnato sempre da un "Grandeeee!!" detto a voce sommessa e puntualmente coperto dal suono delle cuffiette e a volte il mio pollice alzato a dire OK!
La Donna che corre, per quel che posso sapere io, ora copre almeno 20km al giorno di corsa e le sue magliette e i suoi pantaloni attillati fanno trasparire un gran lavoro e una enorme dedizione, non solo nella corsa, oltre a donare piacere agli occhi e al respiro di chi ammira.
L'ammirazione è totale.
Ci sono affezionato perchè l'ho vista crescere come una piantina, passo per passo... So che purtroppo se non la vedrò sarà per un suo infortunio che le auguro non arrivi mai ma...che faccia attenzione!
Mi auguro di non vederla solo ogni tanto, per la mia stagionalità nei viaggi casa-lavoro, oppure perchè ha trovato una strada diversa dove correre con tutta se stessa.
Una dedizione del genere può essere solamente dovuta a motivazioni che vanno fuori dal comune, che sa solo lei ma, un giorno, spero ne parli alla gente.
Spero ne stia già parlando al mondo e spero che sia fonte di ispirazione.
Per me lo è, perchè ho sempre bisogno di ispirazione e di ricordare a me stesso che siamo sempre in gara anche se il mio amico Toso giustamente dice che non è una gara ma non troviamo ancora la parola per definirla che forse è semplicemente "Vita" e non bisogna mollare la concentrazione...
Lo spero per lei che sia di ispirazione che è così bello esserlo e per i grigi esseri umani che incrocio per strada ogni giorno.
Che spettacolo che possiamo essere!
Grandeeee!
Grazie!

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