L'obiettivo perfetto dell'affetto - 3 gennaio 2016

Questa è la storia dell'affetto che trovò l'obiettivo perfetto e per quanto ne venne dato, ne venne ricevuto anche di più, col cuore che pompava a mille e il respiro che si apriva vigoroso e potente, poi ognuno è fatto a modo suo e nessuno è perfetto. Di certo non io.

Metti musiche vecchie, e hai vecchi ricordi di dolori, di vita sofferta...
C'è chi dice che il peggior dolore sia quello del cuore e lo è.
Hai provato quello fisico e ti sei spezzato anche il cuore rincorrendo l'impossibile. Volevi vincere tutto e non hai vinto niente. Volevi conquistare, forse, e non hai conquistato...
Il dubbio ti ha sempre compresso il respiro che è sempre stato pieno solo in quello di cui non hai mai dubitato, cose fisiche come le tue gambe, la bellezza di un paesaggio, una corsa, una curva pennellata a velocità supersonica con i tuoi mezzi, un lungolinea perfetto, un salto di quelli giusti, di quelli alti, pochi amici e incontri veri e speciali...

Hai sempre offerto tutto il possibile al tuo corpo, soprattutto adrenalina e hai cercato di difendere il cuore.
E te lo hanno anche spezzato perchè hai permesso che lo facessero perdendo momentaneamente il controllo...abbassando gli scudi...
Hai sprecato affetto sugli obiettivi sbagliati, una marea di affetto, uno tzunami di affetto...
Ne hanno fatto fettine, pezzetti, macerie, in buona parte l'hai fatto a pezzi tu, ma le gambe han continuato a girare, il cuore ha continuato a battere e la voglia di vita non si è fermata.
Hai permesso che lo facessero quasi totalmente a pezzi...
Ti han detto "Osa vivere" ma osare per te ha una gran differenza con l'improvvisare.
Le tue scelte di base ti hanno relegato ad una vita diversa di cui vai fiero nonostante la fatica.
Hai potuto farlo, sei fortunato.
Non hai mai sofferto la fame.
Sei sempre stato molto fortunato davvero, almeno in quello...

Il fluire delle cose si dipinge complicato e incomprensibile.
Un giorno ti trovi a ringraziare le tue scelte controcorrente, la tolleranza e l'intolleranza, le tue abitudini, i tuoi vizi e la vita che non è stata generosa da piccino e anche dopo alle volte, le donne che sono sparite, quelle che hai fatto sparire tu dalla tua vita e a dispensare riconoscenza agli uomini che se le sono prese...e ringrazi soprattutto quelle buone che però non erano assegnate a te. Sei contento per loro, rare, se stan bene...
Ti trovi a ringraziare la natura che non è sempre stata generosa, la genetica e le evenienze, le situazioni, gli incroci che han creato confusione ingestibile...
Ma poi Lei.
Tutto trova il suo posto.
L'affetto e l'energia vanno esattamente dove devono andare, il cuore ha trovato la sua benzina, il carburante perfetto.
Le gambe continuano a girare e le mani ad arrampicarsi e le onde lunghe che ti son rimaste si infrangono sugli scogli meravigliosamente illuminati dal Sole, dalla Luna e dalle Stelle, si infrangono sull'obiettivo perfetto.
Non potrà sempre essere rose e fiori ma la pensi, la ammiri, l'hai studiata e lei ha studiato te, cerchi di amarla con tutto il cuore e ti senti amato...
E' un dono enorme.
Non cerchi spiegazioni.
Ora cerchi Lei.
Ti dicono. Sfogati ora, vai a scalare, corri, pedala ora che non hai la donna perchè poi lei ti terrà a casa, non ti permetterà di uscire e io sorrido e penso:

"Non sapete cosa state dicendo!!!".

E confermo, ...scalavo di più con lei che ora...
Ma l'affetto questa volta non l'ho sprecato...nemmeno l'ultimo che mi era rimasto.
E il cuore fortunatamente ha mille risorse.

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