I miei giri
Trekking 2012 - S.Bernardo e Valli di Ferret
(Ogni valle ha la sua Fenetre)

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20 settembre 2012

Ferret - h 19:19
Abbiamo già un po' mangiato. Siamo in un bel posticino. Trekking leggero senza tenda, ecc, quindi Gite d'Etape, o meglio Chambre e Dortoir, cenetta (in corso), un letto e colazione domattina.
Ma parliamo della tappa di oggi...
Sveglia h 4:15, quindi partenza di buon'ora da casa e partenza dal P auto alle 10:01 da Couchepache (forse!).
Partenza quasi in discesa verso Saint Remy, un bel paesino tranquillo lungo la strada del Colle del Gran San Bernardo.
Visto che la nostra meta intermedia, il colle "Fenetre de Ferret" era vicino al G.S.B. si pensava anche, magari, a Dio piacendo, di metter fuori il pollice e fare autostop fino al bivio per il "nostro" colle invece, complice il sentierino che si staccava subito dalla strada asfaltata, abbiamo fatto tutto a piedi...con qualche dubbio ogni tanto...e pausa pranzo quando eravamo sul sicuro...
Poca gente in giro, quasi nessuno, ma quella poca che c'era ne aveva di Km nelle gambe.

Primo incontro:
una bella vipera piccola ma sveglia per fortuna, perche si è accorta di noi ma non noi di lei, salvo quando l'abbiamo vista andarsene dai nostri piedi...
Come sempre, le vipere, se la danno a 'gambe' per quel che possono!
Generosa, poi si è lasciata osservare da un paio di metri.

Secondo incontro:
subito dopo la vipera, una cavalletta mi salta sulle gambe e salto via cagandomi sotto in modo esagerato pensando al peggio. Daniele mi chiede cos'è pensando a un calabrone. Mi dò dello scemo e proseguiamo.

Terzo incontro:
un trekker (ormai si dice hiker?) ci saluta Bonjour, rispondiamo Bonjour poi buongiorno, ciao, ma sei italiano!!! Ci chiede da dove arriviamo poi glie lo chiediamo noi: sta ripercorrendo un antico percorso di un monaco che dall'Islanda arrivò a Gerusalemme. Lui però si fermerà a Pisa (casa sua). E' partito a giugno e arriverà a novembre (ci dà il link al suo sito...perso o forse ce l'ha Daniele).

Quarto incontro:
stiamo per incrociare la strada asfaltata del Gran San Bernardo.
Daniele vede gente che corre verso il passo. Arriviamo alla strada e, guardando a destra e a sinistra prima di attraversare, noto due furgoni con la scritta "World Harmony Run" che è una fiaccolata itinerante un po' lunghetta (quest'anno 24.000Km) che si tiene ogni due anni, alla quale avevo partecipato per un giorno anche io quattro anni fa, quando passò da Milano.
Sono andato a chiedere ai runners di fare una foto con noi.
A quel punto si sono presentati tutti i podisti e lo staff e abbiamo fatto qualche decina di foto con la fiaccola in un clima decisamente emozionante e amichevole...

Siamo ripartiti e li abbiamo poi osservati dal nostro sentiero mentre conquistavano il Colle del G.S.B. e noi conquistavamo la Fenetre de Ferret...la prima fenetre del trekking!

Quinto incontro:
Ci superano due ragazze (attratte dai nostri feromoni?) una a dieci minuti dall'altra...
Fisicate, chiappette decisamente sode, francesi, grazie Madre Natura!

Arriviamo al colle e poco dopo, con una vista strepitosa dal Monte Bianco alle Grandes Jorasses, al Mont Dolent, i Laghi di Ferret, ci deliziamo con l'ennesimo pranzo.
Avevo detto a Daniele che, se fossi riuscito, avrei portato l'occorrente per fare il caffè serio ma, preso da pigrizia fulminante, ho optato per cavatappi e una bottiglia di Bonarda che comunque abbiamo gradito con un paio di bicchieri e brindisi...
Oggi, stasera compresa, abbiamo mangiato decisamente come due fogne!!!

Sesto incontro:
Il Gipeto!
E già! Questo è il mio/nostro primo avvistamento di questo enorme aliante vivente. Che emozione!

Nel frattempo scendiamo rapidamente per un bel sentiero tra ripidi prati e fiumi/cascate che fuoriescono direttamente dalla roccia.
Anche dal Lago Inf. di Ferret usciva una piccola cascata che spariva in una frattura della roccia per poi riemergere più a valle chissà dove...

Ora siamo a Ferret ben rifocillati e in procinto di dormire.
Domani risaliremo 20 minuti sulla stessa strada di oggi poi piegheremo a destra per il Col du Grand Ferret che sbocca nella Val Ferret italiana!

Oggi sulla Fenetre de Ferret, appena arrivato su ho gridato:"Viva la France"...ma eravamo e siamo in Swiss!!! Ignorante!!!
...lo sapevo ma l'emozione mi ha confuso!!!

21 settembre 2012 h 17:33
Già docciati e 'in birra' al rifugio Bonatti in Val Ferret...
Buon Autunno!!!
Cominciamo con il confronto rifugi:
Ieri abbiamo mangiato bene ma il rifugio/ostello puzzava un po' di cesso all'ingresso.
Camera OK ma non ci tornerei.

Qui l'impressione è decisamente fantastica: camera, docce, cessi pulitissimi, profumo di pino e ambiente molto accogliente.
Le camere si chiamano con nomi di Montagne e Vie del grande Walter Bonatti.
Siamo davvero contenti di essere qui.
Unico smacco, per quanto la nostra camera sia il Pilastro della Brenva, avrei preferito l'Integrale del Peuterey...dovrò tornare e prenotarla!
Dobbiamo ammettere gestrice molto gentile, brava e accogliente...ma deve studiare l'Inglese, ah ah!!!
La tappa di oggi...
Partiti h 8:45 da Ferret abbiamo percorso a ritroso un pezzettino già fatto ieri incrociando una mandria di mucche in transumanza.
In effetti comincia a fare freschino, salvo nelle ore centrali della giornata (stamane brina ai lati del sentiero).
Tempo bellissimo ma con un vento insistente e gelido proveniente da SW.
Il sentiero di oggi è del Tour du Mont Blanc, ben segnato, battutissimo e molto ben frequentato da alcune Ladies carine e gentili.
Non possiamo fotografarle perchè siam senza zoom, allora intoniamo versi epici "with or without zoom"... Dopo un'ora di cammino siamo giunti a "Le Peulè" fotografata il giorno prima, scoprendo che è un Gite d'Etape e pare carino e c'era pure la birra!
Proseguendo nel vallone bellissimo di Ferret, a poco a poco compaiono le Grandes Jorasses nella loro possenza.
Arrivati al colle, vediamo dall'alto la lingua del ghiacciaio del Pre de Bar e giro un video per scienzafacile.it in cui parlo un momento della sua evoluzione.
Il vento è forte e nonostante la fame, proseguiamo per cercare un posto meno ventoso dove far pranzo.

Pranziamo anche oggi come ieri col paradiso davanti agli occhi e finiamo cibo e vinello.
Avanza 1 cioccolato, 1 pane chimico, 4 brioches, barrette assortite.

Proseguiamo in discesa fino al rifugio Elena chiuso dal 15 settembre, incrociamo qualche turista per i quali facciamo da fotografi.
Una signora chiede info sul sentiero e le diciamo:"Noi prendiamo e apriamo la cartina, ma poi lei ci fa una foto!!!".
Divertita accetta lo scambio e noi evitiamo l'utilizzo dell'autoscatto.
Arriviamo ad Arpnouva e il sentiero ricomincia a salire bellissimo in un mirtillificio per cui non posso esimermi da un controllo qualità a cui Daniele rinuncia per un bruciore di stomaco che però è già passato.
Mirtilli davvero buoni. Controllo superato.

Oggi avremo incrociato almeno 1000 mucche, nessuna assassina, tutte simpatiche!
Arriviamo in vista del rifugio Bonatti.
Lì il terrore si impossessa di noi!
"With or without food?????".
Da lontano nessun segno di vita. Le pensiamo tutte:"Staremo vedendo il locale invernale quindi ora è chiuso ma di là sarà aperto".
Per fortuna avevamo azzeccato e Daniele all'ultima curva nota una signora all'interno e poi vedo la luce...nella sala da pranzo.
Eccoci qui quindi ad aspettar la cena che sarà tra LUNGHISSIMI 35 minuti circa!
Ormai la fame si è impossessata di noi AH AH AH AH ---°àçé#@ le forze vengono meno--addiooo!!!...

h 19:16 piove...
La cena comincia e Daniele è assatanato.
Nemmeno buonappetito mi dice e se ne sbatte di tutti...ed è partito all'attacco.
Se ieri sera abbiamo mangiato bene e abbondante, stasera abbiamo mangiato benissimo e abbondantissimo.
Il rifugio ha già passato l'esame.
Domattina alle 7:00 - 7:30 colazione e poi su al Malatrà che sarà un po' bagnato. Forse NON nevicherà perchè oggi era davvero caldo e la temperatura elevata.
Ora combattiamo col sonno per cercare di digerire e poi dormire fino a domattina.

Terza tappa, ma scriviamo mesi dopo da casa davanti al caminetto.
Oggi è il 2 aprile ma la terza tappa fu il 22 settembre 2012.

Mattina uggiosa anche se ogni tanto il sole fa capolino e allunga la nostra ombra sui prati del vallone di Malatrà...
Poco dopo esser partiti però il tempo volge a una costante pioggerellina minimamente fastidiosa ma neanche tanto: quasi rilassante.
Attraversiamo ad uno ad uno gli alpeggi di Malatrà in quota, sovrastati da quel che resta di un grosso ghiacciaio.
Ora è lassù e si fa coprire di detriti in modo da proteggersi dal sole...
Tra una rampa e un falsopiano prendiamo quota.
Ormai siamo alti, tra morene, pendii e pareti da capogiro fatte da lastre rivolte verso di noi. Attorno sono solo nuvole, nevi perenni, Pernici bianche in muta pronte per immergersi...nell'inverno.
Incrociamo tre escursionisti che compaiono dalle nebbie.
Arriviamo in cima.
Di qua bello.
Di là ripido. Con la neve sarebbe complicato.
Bello però, ma leggermente esposto e impegnativo.
Dopo due foto multiespressione tesa/rilassata, affrontiamo pugnaci la discesa dal versante opposto, con qualche titubanza ma approssivamente determinati a scendere dall'altra parte indenni.
...anche perche, terminata la discesa relativamente impegnativa aiutata da un tratto di corde fisse e scaletta, comincia la ricerca del rifugio Frassati che "sappiamo bene" trovarsi alla nostra destra, viste le precedenti esperienze di trekkers andati a male tre anni prima...
Scendiamo inizialmente dal ripido ghiaione poi da prati di alta quota via via più simili a quelli che avevamo trovato nei pressi del Rifugio frassati vicino al quale sbagliammo strada tre anni prima...
Continuiamo a guardare a destra e continuiamo a dire:"Sembra di essere alla quota esatta. Dovremmo esserci!" e ad un tratto...
Là, di fronte a noi MA SULLA SINISTRA il rifugio Frassati...
Ma come sulla sinistra???
Beh, è lunga da spiegare.
Primo, dovreste vedere dove finimmo l'ultima volta che camminammo da quelle parti, cioè qui: nel trekking degli sbaglia-strada.
Una delle foto che trovate nella gallery indica quel che pensavamo fosse il colle di Malatrà. Una volta capito che avevamo sbagliato strada, abbiamo pensato che il vero Malatrà fosse più a destra (salendo), invece oggi sappiamo che non era così.
Questa immagine è certamente più chiara di questa spiegazione:

Dove si trova il colle di malatra

Con ancora negli occhi il col du Tapiè proseguiamo nella discesa. Nel frattempo torna un bel sole su tutti i colli e cime della zona quali siano i loro nomi e coordinate...
E pensare che credevo di essere un provetto cartografo...
A rinfrancare gli animi ci pensa una lauta pausa pranzo col cibo procuratoci in rifugio la sera prima. Subito dopo LE MUCCHEEEE!!!! Decine, centinaia di Mucche tra cui farci strada ben due volte perchè il coprizzaino rosso di Daniele è sparito.
Pensiamo di averlo perso durante la pausa pranzo, allora sarà lo Ste che, scaricandosi del peso dello zaino, farà una corsetta su per di là e tornerà col capo smarrito...
Tutta un'altra cosa quest'anno rispetto a tre anni prima, non solo per le nuove conoscenze topografich acquisite ma anche e soprattutto per le nostre condizioni fisiche: ginocchia che funzionano, dita dei piedi attaccate e non sanguinanti, scarpe di Daniele migliori e buone condizioni generali di entrambi i partecipanti.
Superiamo con disimpegno e sorriso sulle labbra i luoghi in cui la volta precedente ci accasciavamo al suolo distrutti nel fisico e un po' nello spirito, riconosciamo buche, rettilinei, curve e troviamo scorciatoie allora invisibili ai nostri occhi stanchi.
Nel complesso la discesa scorre veloce come l'acqua nelle forre dei torrenti della comba di Merdeux (si chiama proprio così!!!) e arrivati in zona abitata troviamo senza troppi problemi la nostra Pandina ad aspettarci...
Poco prima incrociamo due hikers che vanno al rif Frassati in serata e un turista, ci interroga dal suo balcone sulla nostra destinazione:"Andate al Frassati?". Speriamo di non averlo deluso!
Il nostro commento è stato:"l'avessimo incontrato tre anni fa, avremmo chiesto anche indicazioni per il Malatrà e magari non avremmo sbagliato, ma solo magari!!!".
Beh. Qual miglior modo di cominciare l'autunno? Un bel trekking, Sole, niente sbagli di strada...
Il trekking 2012 è andato bene. Corto ma intenso e piacevole...begli incontri sia tra i rettili che tra i mammiferi e MONTAGNE STUPENDE...

Alla prossima!
Stefano e Daniele!

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